Convegno FI: reazione irritata di Schulz, “Berlusconi è sinonimo di odio, invidia e litigio”
La campagna elettorale di Berlusconi è appena iniziata e già si è attirato le critiche non solo degli italiani, ma dell’intero popolo tedesco per una battuta infelice, che come suo solito si è fatto scappare: “I Tedeschi? Per loro i lager non sono mai esistiti”. E’ questa l’affermazione con la quale l’ex premier ha offeso il popolo tedesco, durante la presentazione della lista di Fi alle europee a Milano.
Ed è così che il leader di FI, come se non fosse bastata la figuraccia per l’episodio del 2003 all’Europarlamento, rievoca la scena dei Kapò e invitando a non votare Martin Schulz per la presidenza della commissione Ue, ricorda l’accaduto dicendo: “Non volevo offenderlo ma apriti cielo perchè i tedeschi, per loro, i campi di concentramento non sono mai esistiti”.
Non si è fatta attendere la caustica reazione del Presidente dell’Europarlamento Schulz, che replica così: “Berlusconi è sinonimo di odio, invidia e litigio”. Poi Martin Schulz precisa “Silvio Berlusconi intende mettere i popoli uno contro l’altro al fine di avvantaggiare lui e il suo partito e tutto ciò in contrasto stridente con quello che è l’Italia, un Paese meraviglioso con un grande popolo”.
Berlusconi ha anche attaccato il governo Renzi, criticando l’eccessiva presenza di Renzi in tv e dice: “Con un diluvio di questo tipo, credo che se siamo al 20% dobbiamo accendere un cero”. Inoltre, sempre riferendosi a Renzi lo definiva la “Nuova star del firmamento della sinistra”.
In merito all’operato del governo ed ai recenti provvedimenti, chiosava “Le riforme che arrivano non sono le riforme del signor Renzi ma le nostre riforme”. Ribadendo che ”se c’è qualcuno che da vent’anni chiede e vuole fare le riforme, questo si chiama Forza Italia, si chiama Silvio Berlusconi”.
Berlusconi si è anche lasciato andare commentando la legge elettorale, dicendo: “Per l’Italicum abbiamo detto sì, ma la legge che sta venendo fuori è molto peggio del Porcellum”.
Infine l’ex premier, a quanti gli chiedevano di riferire cosa pensasse del sua affidamento ai servizi sociali che lo hanno destinato a Cesano Boscone, dichiarava “non ho ancora iniziato, ma non sono preoccupato”.
Sebastiano Di Mauro
27 aprile 2014