Calderoli offende la Kyenge: chieste le dimissioni. Minacce in rete anche per la Carfagna
Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, parlando ad una festa leghista a Treviglio, davanti a 1.500 persone, ha rivolto pesanti insulti al ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge.
Il leghista, che non è nuovo a battute fuori luogo, ha detto: “ Fa bene a fare il ministro, ma forse lo dovrebbe fare nel suo Paese. E’ anche lei a far sognare l”America’ a tanti clandestini che arrivano qui”. Questa battuta, di per se inopportuna, è stata seguita da una ancora più infelice, in cui affermava “Quando vedo le sue foto su internet non posso non pensare alle sembianze di un orango”.
In rete, invece, alcuni utenti, riferendosi a Mara Carfagna, portavoce del Pdl, scrivono frasi minacciose come: “Ti verremo a prendere a casa”.
Inevitabili e sacrosante le polemiche politiche che arrivano da più fronti nei confronti del leghista Calderoli, anche perchè le gravi affermazioni arrivano non da un politico qualunque, ma da chi riveste un ruolo importante nelle istituzioni, quale appunto comporta essere vicepresidente del Senato.
Proprio per questo alcuni esponenti del Pd invitano Calderoli a dimettersi immediatamente dalla carica di Palazzo Madama. Anche il premier Letta in una nota ha dichiarato: “le parole riportate oggi da organi di stampa e attribuite al senatore Calderoli nei confronti di Cecile Kyenge sono inaccettabili. oltre ogni limite. Piena solidarietà e sostegno a Cecile, avanti col tuo e col nostro lavoro”.
Calderoli, tenta di fare marcia indietro e minimizza dicendo: “ Stavo parlando in un comizio e ho fatto una battuta, magari infelice, ma da comizio, questo è stato subito chiaro a tutti i presenti”. Precisando ancora per giustificarsi: “Non volevo offendere e se il ministro Kyenge si è offesa me ne scuso, ma la mia battuta si è inserita in un ben più articolato e politico intervento di critica al ministro e alla sua politica”.
Poi Calderoli, riferendosi alla vicenda Ablyazov, ha ancora commentato le insistenti voci sulle sue dimissioni dicendo: “Si chiedono le mie dimissioni per evitare di parlare di altre? Ho invitato il ministro Kyenge ad un confronto a Bergamo, dove mi ha già dato la disponibilità a partecipare anche Roberto Maroni, per scusarmi con lei. Ma non vorrei che il polverone su di me serva a coprire altro, non sarò capro espiatorio”
Il ministro Cecile Kyenge, dal canto suo commentando le offese a lei indirizzate da Calderoli ha detto: “non le prendo come un’offesa personale, ma mi rattristano per l’immagine che diamo dell’Italia, e non tanto di una battuta infelice, ma di come sia necessario che chi siede nelle istituzioni deve curare il linguaggio”. Inoltre in merito a cosa pensasse delle diverse richieste dimissioni per Calderoli, affermava: “ Non mi esprimo su questo, chiedo solo che tragga da solo, con il suo partito, le conseguenze”.
Non meno gravi degli insulti risultano le intimidazioni su Facebook e Twitter a Mara Carfagna, la quale ha trovato sulla pagina del suo profilo FB, non solo insulti, ma dei veri avvertimenti, tanto che l’ex ministro ha dato mandato ai suoi avvocati di procedere nei confronti degli autori di queste affermazioni lesive nei suoi confronti.
I commenti sui social sono stati espressi da presunti militanti del Movimento 5 stelle in relazione alla posizione assunta dalla Carfagna contro l’ipotesi di oscurare Mediaset, che secondo il senatore grillino Giarrusso, non avrebbe i requisiti per trasmettere.
Anche a Mara Carfagna, sono pervenuti messaggi di solidarietà da parte dei vertici del suo partito, ma anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini e delle donne del Pd.
Sebastiano Di Mauro
14 luglio 2013