Bossi in rotta di collisione con Maroni, quale sarà il futuro della lega?
Dopo che nei giorni scorsi, Maroni ha deciso di tagliargli i viveri al Senatùr, concedendo, solo (si fa per dire) una sorta di stipendio annuo da 850mila euro, Umberto Bossi ha perso la pazienza e spara a zero su Maroni criticando il suo modo di fare politica.
Il Senatùr, già fin dalle scorse amministrative, era scettico delle alleanze fatte da Maroni e dice:”Maroni è solo un traditore, a me non mi ammazza nessuno e stavolta mi hanno fatto davvero incazzare. Il capo della Lega resto io”.
Poi l’ex segretario della lega precisa che lui i soldi dal partito non li ha mai presi, affermando: “La Lega me e alla mia famiglia non ha mai dato dei soldi che non servissero per la militanza”. Bossi nega anche quanto detto da Belsito ai magistrati, circa la sua intenzione di accantonare una riserva di denaro all’estero da usare nel caso si rendesse necessario fondare un nuovo partito e, in merito, dice: “I magistrati gli fanno dire quello che vogliono, ha paura. Io avevo in mano la Lega mica avevo bisogno di un’altra cassa. I ladri sono altrove, non si permettano”.
Secondo Bossi, insomma, Maroni non avrebbe gli ideali leghisti e sta “distruggendo la lega”, poi amareggiato commenta: “Quando uno tradisce una volta, e Maroni quando ruppi con Berlusconi nel 1994 gli sedeva accanto e si opponeva, poi tradisce sempre. Si illude di diventare il plenipotenziario del Nord ma il Pdl non rinuncerà mai a presentare le sue liste in casa nostra come fa la Cdu tedesca con la Csu in Baviera”.
Si attendono ora le reazioni di Maroni e le eventuali ripercussioni sulla politica nelle aree guidate dalla lega, perchè pare che Bossi non ha intenzione di demordere, convinto che il suo successore non crede agli ideali di indipendenza, da sempre baluardo della lega nelle sue battaglie per la Padania.
Sebastiano Di Mauro
4 giugno 2013