Francesco De Gregori: il compleanno di Rimmel e il VIVAVOCE TOUR 2015
Già con le date di marzo al PalaLottomatica e al Mediolanum Forum si era rivelato un successo: Francesco De Gregori torna di nuovo in quel di Roma, il 15 luglio, alla Cavea-Auditorium Parco della Musica e il 18 luglio al Carroponte di Sesto San Giovanni, a Milano. Sarà accompagnato per l’occasione da ospiti di eccezione: a nord porterà con sé la cantautrice calabrese Ylenia Lucisano, al Parco della Musica invece si esibirà al fianco del fratello, Luigi “Grechi” De Gregori, e di Ambrogio Sparagna, noto musicista ed etnomusicologo.
Il “VIVAVOCE TOUR” nasce come presentazione del doppio album da cui prende il nome: certificato già disco di platino, De Gregori qui rivisita 28 tra i più significativi brani della sua carriera con arrangiamenti del tutto inediti e personali. Tra le tante canzoni spicca subito una cover molto particolare: “The future”, storico brano di Leonard Cohen, tradotto in italiano sotto il nome di “Il futuro”- brano sempre comparso nei live, ma mai in versione studio. Ormai già celebri la versione di “Alice” cantata in duetto con Luciano Ligabue, “La donna cannone” riadattata da Nicola Piovani con una nuova partitura per archi, e ancora “Generale”: troviamo attualmente in rotazione radiofonica, infine, “La leva calcistica della classe ‘68”, in cui il calcio è solamente lo specchio dell’esistenza. Tutti brani, a conti fatti, che anche i più giovani sono abituati a sentire: al di là dello spessore culturale, è anche una buona trovata commerciale e non nel senso scomodo dell’espressione. E’ semplicemente un bel modo per far conoscere la musica di 40, 50 anni fa anche a ragazzi più giovani e far rivivere le emozioni dell’epoca a chi ha avuto la fortuna di viverle.
Francesco De Gregori è, infatti, uno dei pilastri fondamentali del cantautorato italiano. Molte delle sue canzoni sono passate alla storia: “La donna Cannone”, “Generale”, “Rimmel”, “Il Bandito e il Campione”, “Alice” e “Viva l’Italia”, ad esempio, sono parte della nostra cultura di popolo italiano, che ci piaccia o meno.
Proprio per questo, il 22 settembre all’Arena di Verona, De Gregori sarà protagonista di “RIMMELTOUR2015”, concerto-evento durante il quale il cantautore suonerà per la prima volta integralmente il suo disco più amato, insieme ai più grandi successi, in occasione dei 40 anni dall’uscita di “Rimmel” (1975-2015). Ma, anche in quest’occasione, non sarà solo sul palco: già confermati volti noti del panorama musicale italiano come Caparezza, Giuliano Sangiorgi, Fedez, Checco Zalone (con il quale ha già duettato in un esilarante gag dello scorso inverno), Malika Ayane, Elisa e, chiaramente, lo stesso Ambrogio Sparagna.
Il tour “VIVAVOCE”, comunque, non occupa solamente le date citate sopra: tocca anche città come Bologna (16 luglio), Udine (24 luglio), Pescara (5 agosto) e molte altre. Una torunée lunga e impegnativa, sia per il cantante, sia per i musicisti che lo accompagnano: Guido Guglielmetti al basso e al contrabbasso, Paolo Giovenchi e Lucio Bardi alle chitarre, Alessandro Valle al mandolino, Alessandro Arianti al pianoforte, Stefano Parenti alla batteria, Elena Cirillo come seconda voce e violino, Giorgio Tebaldi, Giancarlo Romani e Stefano Ribecca agli ottoni, rispettivamente trombone, tromba e sax. Una mini-orchestra, quasi, che Francesco De Gregori si porterà in giro per tutta Italia e il cui scopo è ridonare lucentezza a perle mai davvero spente, solo accantonate, quali i brani messi in ombra dai grandi successi.
Sembra, quindi, che questa volta si faccia molto affidamento sulle collaborazioni stilistiche e musicali dei nomi del calibro di Sparagna e Piovani. Il che renderà sicuramente onore a tutte le canzoni, poiché si sa che la vera forza motrice del nostro cantautore sono le parole, sempre giuste al momento giusto, emotive, ma mai patetiche, delicate, ma forti, mai fragili o banali.
E’ questa la vera bellezza del suo modo di fare cantautorato: trovare i tempi, i modi, le parole, le melodie e le circostanze perfette per rendere indimenticabili le sue canzoni, accompagnandosi alla capacità comunicativa del cantastorie, nel senso nobile ed orginale del termine.
Martina Simonelli
9 luglio 2015