Grande successo per David Murray al primo appuntamento di Aperitivo in Concerto
E’ già passata una settimana, ma difficilmente chi, domenica 13 ottobre 2013, ha avuto la fortuna di assistere all’inaugurazione della rassegna “Aperitivo in Concerto” 2013-2014, può essersi dimenticato di questo primo concerto che ha visto sul palco del Teatro Manzoni il sassofonista David Murray ed il suo Infinity Quartet, per non parlare poi della special guest, rappresentata dell’icona del neo-soul Macy Gray, che a milano non si esibiva dal 2010.
La particolare voce di questa cantante, ha regalato al pubblico emozioni di grande intensità, grazie al suo linguaggio che attinge nella tradizione dei grandi tenoristi del jazz come Coleman Hawkins, Ben Webster e Paul Gonsalves, portando a dei risultati straordinari, che non solo rappresenta la rivisitazione moderna della cultura vocale e strumentale afro-americana, ma sa guardare con spirito innovativo sia alla drammaticità poetica di Billie Holiday che all’espressività aggressiva di una interprete R&B come Esther Phillips.
Così, con un vero e proprio evento “Aperitivo in Concerto” ha inaugurato la sua ventinovesima stagione che ha saputo dispensare al pubblico, grande spettacolo con estrema raffinatezza.
La sala era piena ed è stato necessario aggiungere altre sedie per fare posto a chi comunque voleva assistere, anche senza avere una poltrona, per non perdere le trascinanti emozioni di un repertorio del song afro-americano.
Per quei pochi che non conoscono DAVID MURRAY diremo che è un sassofonista e compositore, che già dalla fine degli anni novanta, è stato spesso associato all’avanguardia improvvisativa per il suo modo di esplorare l’intersezione di jazz, hip hop, gospel, sonorità africane e caraibici.
La musica di Murray ha combinato le innovazioni del free jazz degli anni ’70 con il jazz della tradizione per ottenere un suono estremo e aspro. La sua carriera sembra confermare quanto sostiene Ornette Coleman, e cioè che l’anima dei neri d’America si esprime al meglio attraverso il sax tenore.
Dal 1975 si trasferisce a New York dalla natia Oakland in California, per collaborare con Cecil Taylor e Dewey Redman, che lo incoraggiano a proseguire l’attività musicale. Sempre a New York lavora con Sunny Murray, Anthony Braxton, Oliver Lake, Don Cherry. Entra a far parte della Energy Band di Ted Daniel, collabora con Hamiet Bluiett, Lester Bowie e Frank Lowe. E da allora un crescendo di successi, che ne fanno uno dei più acclamati protagonisti dell’improvvisazione contemporanea. Da poco ha inoltre iniziato una collaborazione con la cantante Macy Gray, con cui si è esibito sia a capo di una big band che con il suo abituale quartetto. Assieme hanno inciso l’album Be My Monster Love, programma del concerto al Manzoni, con la collaborazione del grande poeta africano-americano Ishmael Reed.
Macy Gray, il cui nome d’arte è Natalie Renee McIntyre, celebrata cantante e attrice statunitense dallo stile musicale che si mescola tra il soul e jazz, divenemdo una esponente di spiscco del neo soul, sviluppatosi nella metà degli anni ‘90.
La sua passione per la musica nasce quando era ancora piccola, ma i suoi compagni di scuola la prendevano in giro, per la sua voce buffa e roca, ma questo non le ha impedito di diventare una grande artista acclamata in tutto il mondo, benchè i suoi esordi hanno inizio in in alcuni locali jazz di Los Angeles, dove canta coinvolgendo amici.
E’ stato nel 1999, che ha ottenuto un contratto discografico e pubblica On how life is, che divenne fin da subito un grande successo vendendo oltre sette milioni di copie nel mondo.
E’ stato poi anche grazie a brani come Do something e soprattutto I Try, che le fanno guadagnare un Grammy Award. Collabora con Fatboy Slim, prestando la sua voce nel brano Demons.
Nel 2001 pubblica il suo secondo album The Id, trascinato dai singoli Sexual evolution e Sweet baby che vanta la collaborazione con Erykah Badu. L’album è prodotto da Rick Rubin, e oltre la Badu, vanta collaborazioni di nomi importanti della scena black contemporanea. Nel 2002 appare in Spider-Man, dove interpreta se stessa, e partecipa all’album Shaman di Carlos Santana. Nel 2003 pubblica The trouble with being myself che contiene brani come When I see you e She ain’t right for you. Nel marzo 2007 pubblica l’album Big, anticipato dal singolo Finally Made Me Happy che vede la collaborazione di Natalie Cole. L’album vanta inoltre collaborazioni con Justin Timberlake, Fergie, Will.i.am e Nas. Anticipato dal singolo Beauty in the World, nel giugno del 2010 pubblica il suo quinto album in studio dal titolo The Sellout.
É stata ospite alla scorsa edizione del Festival di Sanremo, esibendosi al fianco di Gigi D’Alessio e Loredana Bertè con il brano Almeno tu nell’universo, nella versione inglese intitolata Flame. Il 19 febbraio dello stesso anno il designer Joshua Fenu la porta come ospite internazionale della trasmissione Chiambretti Sunday Show e le organizza un party Maison Rouge in suo onore a Milano.
In occasione del 40esimo anniversario della pubblicazione dell’album Talking Book di Stevie Wonder pubblica un tribute album nel quale interpreta tutte e dieci le tracce originali.
Ad oggi, Macy Gray ha venduto oltre 14 milioni di copie dei suoi album.
Il concerto ha avuto dei momenti in cui ogni componente della band ha potuto esibirsi da solo dando il meglio di se a partire da Thornton James Hudson, Jr., conosciuto anche come Lil Pookie, eccellente pianista ed organista, versato nell’interpretazione della tradizione gospel africano-americana, è apprezzato anche come arrangiatore. Collabora da anni con David Murray (con cui ha partecipato nel 2009 anche alla messa in scena, con Amiri Baraka, di The Sisyphus Revue, presentato ad “Aperitivo in Concerto”), e si è esibito più volte con artisti quali The Last Poets, Hamiet Bluiett, Jamaaladeen Tacuma e Mingus Murray.
E stato poi la volta di Jaribu Shahid, che sia pure autodidatta è un grande contrabbassista il cui esordio è stato nella città natale, per poi esibirsi a fianco di artisti come Kenn Cox, Wendell Harrison, Jimmy Wilkins, J.C. Heard, Martha and the Vandellas. Nel 1975 entra a far parte del gruppo Griot Galaxy, per poi passare, nel 1978, a far parte dell’Arkestra di Sun Ra, con cui collabora sino alla morte del leader. Dal 1979 collabora stabilmente con Roscoe Mitchell, ed in tempi più recenti ha allacciato un sodalizio artistico con David Murray, collaborando inoltre con l’Art Ensemble of Chicago (dove ha sostituito lo scomparso Malachi Favors). Ha inoltre inciso e collaborato con Milt Jackson, James Carter, Geri Allen, Rod Williams, Craig Taborn, Hugh Ragin, Abdoulaye Ndiaye e Blue Dog.
Infine è toccato a Nasheet Waits, uno dei batteristi più stimolanti e creativi della sua generazione. In possesso di mezzi tecnici e sfumature timbriche come di rado è dato incontrare, egli ha messo a punto uno stile estremamente originale, caratterizzato dalla mescolanza di flussi poliritmici che sembrano dare vita a delle vere e proprie onde sonore in grado di sottolineare e arricchire la musica dei gruppi cui partecipa. Nato nel 1971 a Manhattan, New York, è stato incoraggiato a suonare la batteria dal padre, il celebre Frederick (Freddie) Waits, grande musicista che nel corso della sua carriera ha collaborato con molte leggende del Jazz, tra cui Ella Fitzgerald, Sonny Rollins, McCoyTyner, Max Roach. Nasheet Waits si è laureato con lode in Arts in Music presso la Long Island University, e ha inoltre studiato con il percussionista Michael Carvin, al contempo influenzato ovviamente dal padre così come da Max Roach, che lo ha scritturato come membro del suo ensemble di percussioni M’Boom, proprio in sostituzione di Freddie Waits.
La prima scrittura di rilievo gli è stata offerta dal sassofonista Antonio Hart, nel cui quintetto ha a lungo militato effettuando tournée e partecipando all’incisione di tre album.
Il pubblico del Manzoni, nonostante l’orario fosse andato oltre il previsto avrebbe continuato ancora ad ascoltare questi sraordinari artisti, a cui ha tributato lunghi applausi lungo tutto il concerto ed una convita standind ovation finale.
Il prossimo concerto sarà domenica 27 ottobre 2013 ore 11 con AMIRI BARAKA WORD MUSIC, il leggendario poeta e musicista che narrerà la vita del jazz e si annuncia anch’esso un grande sucesso
Sebastiano Di Mauro
21 ottobre 2013
Info:
Teatro Manzoni
Via Manzoni, 42 – Milano
Tel. 02.7636901
info@teatromanzoni.it
www.aperitivoinconcerto.com
www.teatromanzoni.it
Biglietto intero €12 + €1 prevendita
Ridotto giovani €8 + €1 prevendita
Prevendita
alla cassa del Teatro
Tel. 02.7636901 – Numero verde 800-914350
CircuitoTicketone + Call Center 892.101
Posti fissi e numerati