Yoko Ono, ottantanove anni tra passato e futuro

Il 18 febbraio nasceva Yoko Ono
Per il suo compleanno, il 18 febbraio, la festeggiata si è regalata un album (e non è Cheap! l’ultima fatica di Brunori Sas che pure le intitola una canzone): Ocean Child, che vede collaborazioni prestigiosissime come Yo La Tengo e David Byrne. La festeggiata in questione non è un personaggio qualsiasi, ma si tratta di Mrs. Lennon, ossia la poliedrica Yoko Ono, il cui nome significa appunto “bambina dell’oceano“.

Tra installazioni e Twitter
Per l’importante traguardo degli ottantanove anni (è nata infatti nel 1933 a Tokyo), la dolce metà di uno dei Beatles, per anni definita “sfasciafamiglie” e incolpata di aver provocato scompiglio e rottura nella brit band più celebre al mondo, scaccia la solitudine a suon di musica e di installazioni, che da decenni incanta la scena mondiale con i suoi immaginari e poetici manifesti. L’ultimo, che risale a due anni fa, Dream Together, riecheggia il messaggio universale della speranza, proprio vicino al luogo dove invece, l’8 dicembre 1980, la speranza le fu tolta, insieme all’amore della sua vita, John Lennon, brutalmente assassinato da un fanatico.
L’artista, musicista e soprattutto pacifista, resta decisamente una delle più attive, profonde e innamorate anime del panorama internazionale.
E sicuramente una delle più presenti e prolifiche sui social: seguirla su Twitter (insieme ad oltre 4 milioni e seicentomila esseri umani), è un balsamo per la mente e per il cuore. Con una pillola quasi giornaliera, Yoko Ono ondeggia, sempre ben supportata dal figlio Sean Lennon, tra i ricordi passati e recenti della sua dinamica esistenza: dagli scatti che la vedono insieme alla sua dolce metà ed altri immensi artisti del calibro di David Bowie, giusto per citarne uno, alle frasi incoraggianti sull’universo, la spiritualità, in una parola: l’arte dell’esistenza.
Anche se non compare in pubblico da quasi più di un anno, quasi costretta all’immobilità, i suoi pensieri e riflessioni viaggiano nell’etere, rendendola un autentico asso della comunicazione non violenta. Noncurante delle maldicenze altrui e dei leoni da tastiera, la saggia Ono dispensa pillole di serenità, quali “Positive energy can always change everything”, “Art means creativity. We will put together all of our creativity and make a great world. Yes, we will!”, o “Speeding up is always the wrong thing to do. Give yourself a chance to go by the rhythm of your own heart”.

Una lettura al passato, un ascolto al futuro
Difficile riassumere in un solo articolo tutta la sua trasversale carriera che, a dispetto dei detrattori, si è sviluppata costeggiando le arti in punta di piedi: da Cut Piece, performance del 1964, alla partecipazione nell’eteroclite gruppo Fluxus, fino alla sua militanza al fianco di John Lennon, storia di per sé considerabile come un’opera d’arte in divenire.
In onore dei suoi ottantanove anni, si consiglia la lettura di Amore, morte e Rock’n’Roll (Enzo Guaitamacchi, Hoepli, 2020): vi si troveranno dolcissime frasi che raccontano le ultime ore della coppia in quel drammatico giorno del destino malevolo. Nonché l’ascolto del suo nuovo album, delicata proiezione verso il futuro.