San Raffaele salvato da un accordo all’alba: tagli sugli stipendi fino al 2015
Dopo una lunga e faticosa trattativa alle 14.30 di ieri è stato raggiunto un accordo fra azienda ospedaliera e sindacati. L’accordo è stato firmato, presso la sede dell’Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro, questa mattina alle prime luci dell’alba: erano le 6.40.
Così i 64 lavoratori del comparto che avevano già ricevuto le lettere di licenziamento saranno reintegrati, mentre i rimanenti 180 licenziamenti previsti saranno bloccati,
Poi giovedì 16 maggio l’accordo sarà ratificato, dopo che i lavoratori interessati lo avranno accettato, con le modalità che saranno stabilite nelle prossime ore, probabilmente nel corso di un confronto in assemblea.
L’accordo prevede la riduzione degli stipendi e avverrà, in parte attraverso gli accordi già disdetti e in parte da tagli sulle erogazioni non contrattualizzate, fino ad arrivare nel luglio 2015 in cui le misure potranno essere ridiscusse,
Soddisfatti le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp, secondi cui l’accordo firmato oggi comporta un passo avanti rispetto a quello sottoscritto in sede ministeriale lo scorso gennaio dalla Rsu, in quanto il Ccnl non subisce alcuna decurtazione, ma i tagli sono operati solo sulla retribuzione di secondo livello e su quella erogata unilateralmente dall’azienda.
Ora la parola spetta alle lavoratrici e ai lavoratori, che dovranno cogliere il risultato raggiunto per salvare i 244 posti di lavoro, ponendo le condizioni per la messa in sicurezza del San Raffaele fino al sino al 31 dicembre 2014, anche se ciò comporterà circa 9 milioni di euro di sacrifici economici per 2 anni da parte dei 3.000 lavoratori del comparto dell’ospedale.
Sebastiano Di Mauro
10 maggio 2013