“ASPROMONTE” – tutta un altra storia: un film per la Calabria
domenica 3 febbraio c’è stata la prima milanese di Aspromonte – tutta un altra storia, presso la sala multimediale 3D e 5D “Milano a Memoria”, situata in piazza Diaz 7, angolo Via Gonzaga, a due passi dal Duomo, dove è ancora possibile vederlo almeno fino a domenica 10 febbraio, perchè la programmazione potrebbe essere prorogata. Lo spettacolo è per le ore 18 dal lunedì al venerdì ed alle ore 20,30 i fine settimana.
A ridosso del lancio di questo film ne ha parlato anche Gigi Marzullo, nella sua trasmissione ed i critici cinematografici intervenuti lo hanno definito “delicato e divertente”, infatti non si può che parlarne bene del film Aspromonte, perchè riflette un’immagine inedita della Calabria ed in particolare dell’Aspromonte, che nell’immaginario collettivo e legata ai ricordi dei sequestri di persona della cronaca del nostro recente passato.
Questo non vuol dire che la Calabria di oggi è immune dei problemi, perchè sono ancora tanti quelli che l’affliggono a cominciare dalla disoccupazione dilagante tra i giovani, ma la coscienza civile dei calabresi si è svegliata ormai da anni e la risposta a certi fenomeni è totalmente diversa da quella che si aveva 20 anni fa.
Il film Aspromonte ricorda molto “Basilicata Coast to Coast”, o “Benvenuti al sud” e come questi tra i suoi messaggi sottesi c’è quello di promuovere il territorio. Per questo, pur essendo stato realizzato in maniera totalmente indipendente, perché senza contributi dello stato, ma finanziato da sponsor privati, ha però avuto dei contributi economici importanti da parte degli enti locali e del turismo, mentre la Guardia Forestale ha fornito gli indispensabili supporti logistici e di mezzi senza i quali la realizzazione del film, che ha avuto un costo di circa 900 mila euro, avrebbe avuto maggiori difficoltà.
Spassionata è stata la partecipazione della popolazione locale che ha saputo vedere nel progetto cinematografico un obiettivo di sviluppo per la loro terra e, spontaneamente, offrivano alla troupe cibo ed ospitalità, offrendosi in abbondanza come comparse.
Il Film accenna pure al fenomeno non trascurabile dei tanti figli di quella terra, che vivendo in altre aree geografiche della nostra Italia, oppure all’estero, si dimenticano, più o meno consapevolmente, delle loro origini. A volte questi “smemorati” hanno gli stessi pregiudizi, se non peggio, di chi calabrese non è, quindi il film vuole anche lanciare un messaggio ai tanti calabresi che vivono al Nord, ricordandogli che la loro terra è bella e che la cultura calabrese merita di essere divulgata.
Il cast di attori è di buon livello, come il simpatico Franco Neri, per la prima volta in un ruolo diverso da come lo abbiamo conosciuto finora, il talento del giovane e promettente attore, Andrea de Rosa, ma anche del bravo Piermaria Cecchini, nel ruolo dell’agente forestale e poi l’ottimo attore cosentino Gianni Pellegrino, senza dimenticare altri ruoli minori interpretati da Maria Pia Calzone, Matilde Dondena, Franco Barbero, Silvia Squizzato, Umberto Procopio, Viviana Porro, Giacomo Celentano, Pietro delle Piane e Simone Moretto.
Il film è incentrato sulla storia di un industriale brianzolo Torquato Boatti, interpretato dal comico di Zelig Franco Neri, che arriva in Aspromonte per far firmare urgentemente un contratto al fratello musicista che non vede da anni, Marco Boatti, interpretato da Andrea De Rosa. Dopo una lite furente, si ritroverà a cercarlo per mari e per monti insieme ad Aldo, una guardia del corpo forestale, interpretata da Pier Maria Cecchini, che lo accompagnerà in una traversata on the road piena di incontri con personaggi del luogo, spunto di fraintendimenti e ricca di emozioni.
Un elogio particolare deve andare al regista, Hedy Krissane, che pur non essendo calabrese, ma di origini tunisine, ha saputo dare l’impronta giusta al film, centrando perfettamente in questa sua opera prima l’obiettivo del progetto per cui è nato Aspromonte, fotografando con amore i luoghi più suggestivi, dai boschi al Santuario di Polsi, dal borgo antico di Pentedattilo alla Chiana di Scilla.
Si può tranquillamente definire un film per tutti, un film per le famiglie, un film che mette in primo piano i valori come la famiglia e sfata i pregiudizi. Nei suoi dialoghi non trova casa alcuna volgarità, ultimamente una cosa rara. Insomma un film semplice, ma ben condito come il pane caldo che si sforna nei paesi aspromontani.
Maggiori informazioni e dettagli sulle sale dove viene proiettato, si possono avere visitando il sito http://www.filmaspromonte.com.
Sebastiano Di Mauro
7 febbraio 2013