Aspettando Cannes 2016. L’esclusione dell’Italia
Nella sessantanovesima edizione del Festival di Cannes non ci sarà nessuna pellicola italiana tra i candidati alla Palma d’oro. Questa è la notizia assolutamente di risalto per il nostro Paese.
Lo scorso anno erano presenti Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone con tre ottimi film; era lecito aspettarsi nuovamente l’Italia tra i titoli candidati e la delusione non è stata poca.
C’erano però dei titoli davvero validi per reggere il confronto con quelli dell’anno passato?
Certamente non possiamo guardare ai nostri “marchi di fabbrica” come Quo vado? o Tiramisù.
Uno dei grandi esclusi dalla competizione è sicuramente La pazza gioia, commedia di Paolo Virzì che narra dell’amicizia di due pazienti psichiatriche. Non solo una commedia però, c’è follia, c’è amore, c’è sofferenza e ovviamente c’era anche la speranza di vederlo comparire tra la lista dei possibili vincitori della palma d’oro.
Altro nome, forse unico vero candidabile, che stupisce non vedere in lizza è Fai bei Sogni di Marco Bellocchio. Un film sul dolore e sulla paura di vivere, sulla perdita, sul vuoto.
Probabilmente il problema della mancata presenza italiana al Festival è il mancato investimento in tutto ciò che non sia una commedia, in tutto ciò che non si traduca con incassi. I nomi che riescono a emergere sono purtroppo sempre gli stessi, registi di una generazione che ha avuto modo di consolidarsi e che non lasciano respirare nulla di nuovo. Il cinema italiano è cosparso di commedie che hanno ben poco da dire e non si lascia spazio al fronte che osa sperimentare o raccontare storie autentiche e degne. Non c’è da stupirsi, quindi, della mancata presenza dell’Italia.
I film che vantano la propria presenza a Cannes non sono campioni d’incassi, non arrivano al grande pubblico e quindi non è questa Italia il paese che può sfornarli, se non con i soliti nomi che quest’anno non avevano un film a disposizione.
Tra i favoriti ci sono Pedro Almodovar con Julieta, Sean Penn con The Last Face, Daniele Blake di Ken Loach, La fille inconnue dei fratelli Dardenne, Juste la fin du monde di Xavier Dolan e Personal Shopper di Olivier Assyas. A parte i primi due, gli altri difficilmente troveranno spazio nelle sale di tutto il mondo.
La giuria sarà presieduta da George Miller, regista del film pluripremiato agli Oscar Mad Max: Fury Road.
Fuori concorso ci saranno L’Ultima spiaggia di Davide del Degan e Thanos Anastopoulos e per la sezione Un certain regard ci sarà invece Pericle il nero di Stefano Mordini, uniche consolazioni italiane.
Menzione speciale per il regista coreano Park Chan-Wook, regista di Old Boy, che presenterà Agassi.