Le sfide della sostenibilità: intervista a Felicita De Marco di Iccrea Banca

Costituitosi nel 2019 successivamente al piano di riforma del settore, il Gruppo BCC Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano grazie alle sue 118 BCC aderenti. Il legame, storicamente profondo con il territorio e le comunità, ha consentito al Gruppo BCC Iccrea di porsi come riferimento nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa e delle moderne strategie di sostenibilità, oltre che come osservatorio privilegiato per comprendere l’attuale stato dell’arte dell’implementazione dei criteri ESG nel tessuto produttivo italiano.
Felicita De Marco è Responsabile Group Sustainability & ESG di Iccrea Banca. Dottoressa De Marco, stiamo assistendo a cambiamenti significativi sul tema della sostenibilità e sui principi di rendicontazione ESG. In che modo il Gruppo BCC Iccrea sta interpretando questo processo di transizione?
La nostra mission, basata sul ruolo che le BCC hanno storicamente svolto, è quello di promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori tenendo conto dei criteri di proporzionalità e delle differenze dei vari contesti territoriali. Settori produttivi diversi sono, infatti, caratterizzati da esigenze diverse nei confronti delle comunità locali. Nel solco della nostra storia, stiamo quindi mettendo in atto iniziative volte, da un lato, a rendere consapevoli i nostri clienti, in particolar modo le PMI, circa il cambio di paradigma e i riflessi del nuovo contesto sul loro prospettico posizionamento strategico e, dall’altro, a rimodulare i nostri processi al fine di integrare le metriche ESG. Sono attività complesse perché richiedono una trasformazione importante, con riguardo particolare alla relazione banca-cliente. Il rischio da evitare, in questa fase così delicata, è il concretizzarsi di dinamiche in grado di provocare impatti negativi, ad esempio forme di conflittualità tra gli stessi pillar ESG.

In che modo gli istituti di credito possono porsi come punti di riferimento in grado di favorire l’adozione di best practices per imprese e stakeholders?
Credo si possa parlare di un nuovo ruolo della Banca. Gli istituti di credito devono infatti oggi farsi carico di una grande responsabilità: accompagnare imprese e famiglie verso quello che è il nuovo paradigma economico-sociale in cui la sostenibilità è elemento centrale e connesso alle performance finanziarie. Non si tratta più di valori bensì di valore; la stessa normativa detta tale direttrice, per es. attraverso l’introduzione della “doppia materialità” e la convergenza delle tematiche ESG nel reporting finanziario.
Il nostro obiettivo è far in modo che i clienti assumano consapevolezza circa il cambiamento in atto, non subiscano impatti negativi e sappiano invece coglierne le opportunità. Questo vale in maniera ancora maggiore per le PMI. Le banche non devono avere solo il ruolo di erogatori di credito ma agire in un’ottica di advisory, ponendosi come volano del cambiamento. Come Gruppo BCC Iccrea, ad esempio, abbiamo sviluppato, nell’ambito delle strategie di crescita della coscienza dei nostri customers, una dashboard in grado di elaborare uno screening sull’integrazione dei fattori ESG e proposte evolutive.
Dottoressa Felicita De Marco, le nuove regole UE sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) comporteranno un’integrazione sempre maggiore della DNF nelle strategie chiave dell’impresa?
Il Sustainability Reporting è interessato da una forte evoluzione normativa che, sintetizzando, sta orientando la documentazione verso nuove informazioni (es. il GAR – Green Asset Ratio o il BTAR – Banking Book Taxonomy Alignment Ratio) oltre che verso una maggiore standardizzazione dei dati, con ciò garantendo maggiore trasparenza e comparabilità delle imprese. Esso è cuore del cambiamento, al contempo punto di partenza e punto di arrivo. Ciò in quanto si può rendicontare solo ciò che si pianifica; pertanto, le nuove previsioni in materia di disclosure ESG sono determinanti anche al fine della definizione delle strategie aziendali. Il connubio tra pianificazione strategica e disclosure ESG è divenuto fondamentale: non c’è sostenibilità senza pianificazione in quanto quest’ultima è direttamente interconnessa con la necessità di un’azienda di mostrare agli stakeholders gli impegni assunti e i risultati conseguiti.
Al fine di accrescere, anche internamente, la cultura ESG e far sì che la sostenibilità diventi sempre più elemento connaturato nelle strategie, nel reporting e, in generale, nei processi operativi, come Gruppo BCC Iccrea, abbiamo agito lungo varie direttrici. Tra queste rilevano, ad esempio la costituzione di un Comitato endo-consiliare dedicato alla sostenibilità che opera in via propositiva verso il Consiglio di Amministrazione, rafforzandone l’azione di indirizzo strategico nonché attuato un intenso programma di formazione che ha coinvolto, e continuerà a coinvolgere anche a valere dei prossimi mesi, tutta la struttura organizzativa: il Board e i vertici aziendali nonché i dipendenti, con particolare focus sulle figure professionali che gestiscono la relazione con la clientela. Concludendo, ritengo abbiamo impostato un percorso evolutivo intenso e sfidante, premiato recentemente anche dall’Agenzia di Rating Moody’s che ha innalzato il nostro Sustainability Rating ad A1, massimo livello della loro scala di valutazione.