Stati Uniti: il paese piange le vittime di Boston
Gli Stati Uniti sono ancora sotto choc dopo le esplosioni verificatesi nella capitale dello Stato del Massachusetts. Più di un milione di Bostoniani hanno reso omaggio martedì sera alle tre vittime della tragedia avvenuta nella 117° maratona cittadina. Tra loro, il piccolo Martin Richard, un piccolo ragazzo di otto anni, originario di Dorchester, e deceduto mentre aspettava l’arrivo del padre che stava per oltrepassare la linea del traguardo.
“Il padre si è allontanato e il piccolo è tornato ai bordi della corsa per raggiungere sua madre e sua sorella. In quel momento la bomba è esplosa. Il ragazzo è morto, la sorella ha perso una gamba e la madre è stata gravemente ferita”, racconta Kevin Cullen, editorialista del “Boston Globe”.
Dopo aver ricevuto numerosi messaggi di sostegno, suo padre Bill Richard ha diffuso un comunicato stampa per ringraziare tutti per i loro pensieri e le loro preghiere. Tra le vittime figura la ventinovenne Krystle Campbell che gestiva un ristorante nella zona. La donna era accompagnata dalla miglior amica il cui ragazzo partecipava alla corsa. Sua madre ha confidato alla stampa locale che gli dichiararono in un primo momento che la figlia fosse viva.
Arrivando all’ospedale, ha dovuto fare i conti con la realtà e costatare che purtroppo si è verificato uno scambio d’identità con l’amica e che sua figlia fosse morta. La madre ha inoltre dichiarato: “Non riusciamo a credere che sia davvero accaduto. Non ha alcun senso”. Le esplosioni hanno provocato anche la morte di una studentessa universitaria cinese. La sua identità non è stata rivelata su richiesta dei genitori.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)