Iraq: 50 detenuti e 12 poliziotti uccisi durante una sanguinosa evasione
Venerdì sera, 50 detenuti e 12 poliziotti sono stati trovati morti durante l’evasione di una prigione situata a pochi chilometri da Bagdad
IRAQ – Alcune fonti poliziesche e penitenziarie riportano l’evasione omicida avvenuta venerdì sera nel carcere di Al Khalis, nei pressi di Bagdad. Un’evasione finita in carneficina. Una decina di prigionieri sono riusciti a fuggire dalla struttura.
Un poliziotto ha dichiarato: “I detenuti hanno iniziato a scontrarsi tra loro e le guardie sono intervenute. Poi i prigionieri se la sono presa direttamente con loro, privandoli delle armi e svuotando l’armeria della prigione”. Se è noto che 300 prigionieri condannati per terrorismo erano in quel carcere, il responsabile del servizio di sicurezza ha indicato di ignorare se prigionieri importanti si trovassero tra loro.
Per il sindaco della città, gli organizzatori di questa sanguinosa evasione non sono altro che uomini dello Stato dell’islamico: “L’ISIS è responsabile di questi morti e dell’evasione di alcuni dei suoi membri qui detenuti”. Il ministro degli Interni aveva appena dichiarato un bilancio non definitivo di 30 morti, tra i detenuti e 6 decessi tra i poliziotti.
Il movimento jihadista ha ugualmente partecipato all’evasione secondo l’agenzia stampa Amaq. Una trentina di detenuti sono stati liberati dopo che alcuni militanti muniti di strumenti esplosivi sono penetrati all’interno del carcere. Quest’ultimo, in seguito, è stato attaccato dalle milizie sciite e gli scontri che sono succeduti hanno provocato una sessantina di morti tra le file jihadiste. Il coinvolgimento dell’ISIS appare reale ed effettivo, dopo che il gruppo terrorista ha diffuso ieri un comunicato attraverso il quale rivendica la liberazione di “30 prigionieri”.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
10 Maggio 2015