Ucraina: l’esercito abbandona la città strategica di Debaltseve
L’esercito ucraino lascia Debaltseve e abbandona la città ai ribelli filorussi dopo una decina di giorni di scontri violentissimi, come annunciato mercoledì dal Presidente ucraino Porochenko prima di dirigersi nell’est ribelle del paese
DONESTK – “Questa mattina l’esercito ucraino con la guardia nazionale ha archiviato l’operazione di evacuazione pianificata e organizzata dalle nostre unità militari di Debalteseve”, ha dichiarato il capo di Stato attraverso una lettera indirizzata alla nazione e pronunciata all’aeroporto di Kiev. “All’ora attuale, l’80% delle nostre unità sono uscite, attendiamo ancora due convogli”.
Decine di carri armati blindati e veicoli militari ucraini hanno lasciato Debaltseve, come divulgato dalla stampa locale. Questi veicoli che trasportano militari visibilmente stanchi sono arrivati intorno all’ora di pranzo nella città di Artemivsk, a circa 35 chilometri da Debaltseve, secondo i giornalisti sul posto.
La presa della città di Debaltseve nell’est ucraino da parte dei separatisti filorussi costituisce una “chiara violazione del cessate il fuoco”, ha denunciato mercoledì l’Unione europea, che ha ordinato ai ribelli “di cessare tutte le loro attività militari”.
Gli scontri nei dintorni di questa città strategica non si sono mai interrotti nonostante l’accordo firmato una settimana fa in Bielorussia nel summit di Minsk. “La Russia e i separatisti devono immediatamente mettere in atto la decisione di Minsk”, ha insistito il capo della diplomazia europea, l’ex ministro degli esteri italiano, Federica Mogherini, in un apposito comunicato.
Le autorità ucraine hanno chiesto agli occidentali di infliggere una risposta “severa” nei confronti di Mosca dopo l’entrata dei ribelli filorussi nella città di Debaltseve, un nodo ferroviario importante situato tra due capitali ribelli di Donetsk e Lugansk.
Kiev e gli occidentali accusano la Russia di armare i ribelli e di aver impiegato le proprie truppe in Ucraina, cosa puntualmente smentita da Mosca. Martedì gli Stati Uniti hanno condannato fermamente la violazione del cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina. Se Mosca continua a violare gli accordi di Minsk, “il prezzo da pagare per la Russia sarà più pesante”, ha avvertito il vice-presidente americano Joe Biden durante un colloquio telefonico con il Presidente ucraino Porochenko.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
18 Febbraio 2015