Cina: concluso un accordo inedito con gli USA sul clima
Cina – Pechino e Washington sono giunti ad un accordo sul clima mercoledì 12 novembre, per ridurre le loro emissioni di gas e diminuire le conseguenze dell’effetto serra. I primi due inquinatori del globo rappresentano da soli il 45% totale delle emissioni di CO2.
La Cina, paese che produce il gas più inquinato, si è posto l’obiettivo di ridurre il picco delle emissioni di CO2 per il 2030 con « l’’intenzione di arrivarci il più presto possibile», ha annunciato la Casa Bianca. Gli Stati Uniti invece promettono una riduzione di 26-28% delle loro emissioni per il 2025.
Ricevuto mercoledì mattina a Pechino dal suo omologo cinese, Xi Jinping, al termine del summit di cooperazione economica dell’Asia-Pacifico (APEC), Barack Obama ha definito questo accordo «storico», mercoledì. L’obiettivo americano «è ambizioso quanto realizzabile», ha insistito un alto responsabile Americano sotto copertura dell’anonimato. Potrebbe tuttavia, scontrarsi con l’opposizione del Congresso (a maggioranza repubblicana dopo la vittoria alle elezioni legislative, ndr). Con il suo annuncio, il nuovo leader repubblicano al Senato, Mitch McConnell, ha fustigato «un progetto irrealista che il Presidente rifilerà al suo successore». Secondo lui, questo accordo annuncia «dei prezzi dell’energia ancora più elevati e meno lavoro».
Resistenze che pesano certamente poco di fronte all’autorevole costatazione scientifica: gli sforzi attuali sono insufficienti per limitare l’aumento della temperatura mondiale oltre 2 °C, obiettivo che si è prefissato la comunità internazionale per evitare un catastrofico sconvolgimento climatico. Secondo un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia, le temperature potrebbero aumentare fino a 3,4 °C nel 2030 se il consumo energetico prosegue con questa continuità.
Alla fine del 2015, la conferenza annuale sul clima, prevista a Parigi, dovrà creare un accordo sufficientemente ambizioso per limitare il riscaldamento a 2°C. «Il fatto che gli Stati Unti e la Cina, tradizionalmente considerati come i leader di due fazioni opposte [nelle negoziazioni sul clima], proseguono insieme, avrà un grande impatto», spiega ancora l’alto responsabile americano.
Lo scorso ottobre, l’Unione europea era pervenuta ad un accordo sui tre obiettivi climatici: diminuire gli effetti dell’effetto serra di almeno 40% entro il 2030; portare le energie rinnovabili al 27% del mix energetico; creare il 27% dell’economia sull’energia.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
12 Novembre 2014