Ucraina: che fine ha fatto il Presidente Yanukovich?
Dopo la sua rocambolesca fuga, l’ex Presidente è ancora introvabile. A Kiev, quasi tornata alla normalità, il Parlamento si riunisce oggi per formare un governo di unità nazionale.
Due giorni dopo la destituzione del Presidente Vicktor Yanukovich e all’indomani della sua sostituzione, dal Presidente del Parlamento, Olexandre Tourtchinov, in conformità con la Costituzione, l’Ucraina apre la settimana di una nova era piena di incertezza. In piazza Maidan c’è ancora una tendopoli avvolta dalla calma che ora regna in piazza.
Alfine di non lasciare un vuoto politico, il Parlamento si riunirà già da oggi per tentare di formare un nuovo governo di unione nazionale. I deputati si danno fino a martedì per pervenire ai loro scopi. Liberata sabato sera, Iulia Timochenko (l’ex leader della rivolta arancione ndr), il principale nemico dell’ex Presidente, ha già fatto sapere che il suo posto non le interessa per ora, indicando che vorrebbe lavorare alla ricostruzione. Una delle principali missioni di questo nuovo governo sarà condurre il paese alle elezioni presidenziali anticipate, fissate per il 25 maggio (lo stesso giorno delle elezioni europee nei 28 paesi dell’UE ndr).
Dovrebbero risolvere una difficile situazione finanziaria. “Il potere (precedente) ha condotto l’economia alla catastrofe. Non c’è denaro pubblico e voi sapete cosa succede con la divisione del sistema bancario”, ha deplorato Olexandre Tourchinov. Lo stesso soggetto è già stato trattato nel G20 di domenica a Sidney. “Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare l’Ucraina nei suoi sforzi di ritorno alla democrazia, alla stabilità e alla crescita”, afferma il ministro dell’Economia americana, Jack Lew. Il ministro ucraino delle Finanze ad interim, ha fornito una cifra per i prossimi due anni: 35 miliardi di dollari.
Occorre salvare il pase dal fallimento primordiale alfine di evitare una scissione tra l’Ovest pro-europeo e l’est, pro-Russia. L’antagonismo tra i due campi è stato evidentemente decimato dalla crisi. A sébasopol, città del sud, circa 10 000 persone si sono riunite per denunciare il movimento pro-Russia, “I fascisti hanno preso il potere a Kiev”. Per ora, i dirigenti politici di queste regioni assicurano che eseguiranno le decisioni provenienti da Kiev.
La sorte del Presidente Yanukovich resta ancora ignota. Abbandonato dalla sua formazione, il partito delle regioni, l’ex Presidente ha tentato di fuggire dal paese in maniera rocambolesca sabato. Resta ad oggi, ancora introvabile. Le ultime notizie che trapelano sul suo stato riferiscono di una fuga via mare verso la Russia. L’ex Presidente ucraino è oggetto di un mandato d’arresto per “omicidio di massa di civili”.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
24 Febbraio 2014