Giornata della memoria: il mondo non dimentica
Il 27 gennaio del 1945 è il giorno della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz e dal 2005 questo giorno è dedicato alla memoria delle vittime dell’olocausto. Il mondo non dimentica.
L’ONU con la risoluzione intitolata “memoria dell’olocausto” adottata il 1° novembre 2005, ha deciso attraverso l’Assemblea generale (uno dei cinque organi che compongono l’ONU) di proclamare la Giornata mondiale della memoria dedicata alle vittime dell’olocausto.
“Rinnegare la storia di un soggetto importante quanto l’olocausto non è semplicemente accettabile, come non è accettabile ricorrere all’eliminazione di uno Stato qualsiasi e del suo popolo. Vorrei che questo principio fondamentale sia rispettato quanto nella retorica quanto nella pratica di tutti i membri della comunità internazionale”, queste sono le parole di Aung San Suu Kyi presso il segretariato generale dell’ONU durante la conferenza stampa del 14 dicembre 2006, anno successivo alla proclamazione della giornata della memoria.
Il mondo non dimentica questa giornata, la rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Catherine Ashton, ha invocato gli europei a rimanere vigili nella lotta contro il razzismo in occasione della giornata mondiale della memoria per le vittime dell’olocausto. “In questo giorno di memoria dell’olocausto, dobbiamo mantenere viva la memoria di questa tragedia”, ha affermato la Ashton. “Questa è l’occasione di ricordare la necessità di continuare a lottare contro qualsiasi forma di razzismo della nostra epoca”. “Dobbiamo restare vigili contro i pericoli dei discorsi di odio e raddoppiare il nostro impegno contro qualsiasi forma d’intolleranza”. Il 27 gennaio del 1945 è il giorno della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz e dal 2005 questo giorno è dedicato alla memoria delle vittime dell’olocausto.
In Italia, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha dichiarato: “Mai più indifferenza” postando sul sito del governo questo messaggio: «Il dovere della memoria non si conclude col Novecento: oggi tocca alla mia generazione, nata dopo la seconda guerra mondiale, fare tesoro delle testimonianze dei sopravvissuti, difendere la verità storica, e soprattutto educare i giovani a non rimanere mai più indifferenti». Il segretario del PD Matteo Renzi invece, ha ricordato ai ragazzi che quanto accaduto non fu un film. Il Presidente Giorgio Napolitano si è espresso sui gesti antisemiti avvenuti nella capitale in questi giorni definendoli come: “Insulto e miserabile provocazione”.
Occorre non dimenticare le atrocità compiute nei campi di sterminio nazisti. Quello che l’uomo è stato in grado di fare è difficilmente spiegabile e impossibile da tollerare. L’indifferenza è spesso il grave problema alla base della più grande violenza. Primo Levi intervistato da Enzo Biagi spiegò che i lager nascono proprio facendo finta di nulla. In molti hanno chiuso gli occhi e in molti hanno pagato, troppi. Indifferenza e ignoranza sono l’origine di tutti i mali, la stessa ignoranza che ha guidato chissà quale ignorante a rievocare scrivendo su un muro di Roma “Hanna Frank bugiardona”, aggiungendo una “H” al suo nome che non lo prevede. La stessa ignoranza alla base di atroci genocidi spesso dimenticati troppo in fretta, il più delle volte neanche capiti a causa della medesima ignoranza che genera il male assoluto. Gli uomini che hanno permesso questo massacro pensando di disumanizzare le loro vittime al pari di animali senza dignità, si sono disumanizzati a loro volta compiendo orrori al limite della comprensione umana. Non ricordare le vittime dell’olocausto, non solo in questa giornata a loro dedicata sarebbe come ucciderli due volte.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
27 gennaio 2014