Stati Uniti: la NSA sospettata dalla Merkel di spiargli il cellulare
Dopo la collera della Francia e del Messico è il turno della cancelliera tedesca Angela Merkel di chiedere spiegazioni alle autorità americane sul vasto programma di spionaggio della NSA (National Security Agency). La cancelliera ha chiamato il Presidente Obama mercoledì sera dopo aver scoperto che il suo cellulare potrebbe effettivamente essere controllato dagli Stati Uniti.
“Il governo federale ha ottenuto delle informazioni affermando che il telefono della cancelliera potrebbe essere sorvegliato dai servizi federali americani”, spiega un comunicato del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, precisando che la cancelliera ha “telefonato mercoledì al Presidente Obama”.
Il Presidente Barack Obama ha assicurato alla cancelliera tedesca Angela Merkel che gli Stati Unti non sorvegliano le sue comunicazioni e nemmeno il suo cellulare, Obama però gioca un po’ con la grammatica in quanto parla esclusivamente al presente. Angela Merkel ha chiaramente affermato (al Presidente Americano) che se simili pratiche sono state confermate, le disapprova categoricamente e le considera come totalmente inaccettabili.
“Pratiche totalmente inaccettabili”
“Tra amici e paesi partner come lo sono la Repubblica federale tedesca e gli Stati Uniti da decenni, una simile sorveglianza di un capo di Stato non può esistere. Sarebbe un serio colpo contro la fiducia”, sottolinea il comunicato. Il portavoce della presidenza Americana, Jay Carney, ha assicurato che gli Stati Uniti accordano “una grande importanza” alla cooperazione con la Germania “su un insieme di questioni di sicurezza reciproca”.
In precedenza, i servizi segreti americani hanno già agito in maniera simile suscitando la collera espressa dalla Francia e dal Messico contro lo spionaggio americano, assicurando che le informazioni della stampa su questo soggetto erano “inesatte e ambigue”. Il direttore James Clapper ha personalmente agito per mettere in dubbio le informazioni pubblicate in Francia dal quotidiano “Le Monde” che ha rilanciato la polemica. “Le monde” tuttavia ha mantenuto sostanzialmente inalterate le informazioni rese di pubblico di dominio.
La collera della Francia e del Messico
Alcuni osservatori e media francesi hanno dichiarato l’importanza di un simile colpo nei propri confronti. Gli esperti rivelano dunque che i due paesi hanno bisogno di sostegno reciproco nella cooperazione contro il terrorismo. Secondo “Le Monde”, che cita documenti dell’ex consulente dell’agenzia americana Edward Snowden (la talpa del Datagate), la NSA ha effettuato 70,3 milioni di registrazioni telefoniche in Francia tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013 avendo anche spiato l’attività delle ambasciate francesi.
Il Presidente François Hollande ha chiesto “una cooperazione bilaterale” tra i servizi segreti francesi e americani “per vederci più chiaro” nel caso Snowden, cosa puntualmente accettata dal Presidente Obama, come dichiarato dal portavoce del governo Najat Vallaud-Belkacem mercoledì. “Il Presidente della Repubblica ha ricordato che abbiamo il dovere di conoscere tutto, e dunque ha chiesto la trasmissione utile di tutte le informazioni utili sulle intercettazioni, e nello stesso tempo che i cittadini hanno il diritto di essere protetti”.
Il ministro degli interni messicano Osorio Chong, ha annunciato martedì sera che il Messico condurrà un’inchiesta “esaustiva”, sulle attività di spionaggio condotte dagli Stati Uniti. Domenica, il giornale tedesco “Der Spiegel”, che ha rivelato mercoledì la potenziale sorveglianza americana del cellulare della Merkel, rivelava che la NSA spiava le e-mail dell’ex Presidente messicano Calderon a partite dal mese di maggio del 2010 e “sistematicamente e per anni il governo messicano”. Insomma la NSA deve molte spiegazioni.
Manuel Giannantonio
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