Russia: Snowden chiede l’asilo politico
Finalmente si è deciso. Al termine di 19 giorni di attesa in una zona internazionale dell’aeroporto di Mosca, Edward Snowden, ha scelto di chiedere asilo politico alla Russia, che ha accettato. E’ lo stesso Snowden ad ammetterlo nel corso di un incontro organizzato venerdì 12 luglio con tredici personalità russe, tra i quali due celebri avvocati e alcuni rappresentanti di Amnesty International e di Human Rights.
“Snowden potrebbe teoricamente restare in Russia, se rinuncia totalmente alle sue attività che evidentemente commettono un torto ai nostri partners Americani”, ha dichiarato il portavoce del Presidente Putin, Dmitri Peskov, all’agenzia Interfax, evidenziando che nessuna richiesta formale è stata inviata. Ora, Snowden sembra pronto e intenzionato a rispettare la condizione. L’avvocato russo Guenri Reznik, che partecipava all’incontro, ha dichiarato che Edward Snowden si è impegnato per non nuocere più agli Stati Uniti dichiarando tuttavia di non aver nessun rimorso.
L’ex consulente della NSA (National Security Agency) che ha denunciato il gigantesco sistema di spionaggio mondiale edificato dagli Stati Uniti e battezzato Prism, avrebbe potuto scegliere il Venezuela, la Bolivia o il Nicaragua che gli offrivano asilo politico. Ma l’Americano non è mai salito sul volo per l’Avana che lo avrebbe condotto in un paese pronto ad accoglierlo nel continente sud americano.
In un’email con la quale ha inoltrato il suo invito all’incontro di venerdì all’aeroporto di Mosca, Edward Snowden aveva denunciato le pressioni degli Stati Uniti che gli hanno impedito di ottenere asilo politico. “Siamo stati testimoni nelle ultime settimane di una campagna illegale condotta da membri del governo degli Stati Uniti per negarmi il diritto all’asilo politico previsto dall’articolo 14 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, ha scritto Snowden.
“L’ampiezza delle minacce è senza precedenti, mai prima nella storia gli Stati Uniti hanno agito per forzare l’atterraggio di un Presidente per indurlo alla ricerca di un rifugiato politico”, ha aggiunto Snowden nella sua email. Il giovane Snowden ha fatto riferimento all’aereo del Presidente boliviano Evo Morales, e al suo ritorno a Mosca la settimana scorsa poiché diversi paesi europei gli hanno chiuso lo spazio aereo dopo aver saputo della presenza di Snowden sull’aereo. Snowden è arrivato il 23 giugno a Mosca da Hong Kong, dove si era rifugiato in un primo momento.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
(Blog: http://postmanuelg85.blogspot.it)
13 luglio 2013