Il Teatro Filodrammatici apre il nuovo anno con una prima produzione nazionale, Cechoviana, in scena sino al 29 Gennaio, cui ne seguiranno altre due, Il Processo di K e Per favore niente eroi. Conferma cosi la sua vocazione di teatro di produzione accanto alla storica Accademia dei Filodrammatici, che dal 1798 “sotto la denominazione di Teatro Patriottico, ha per oggetto di favorire lo sviluppo dell’arte e della letteratura drammatica con corsi di studio rappresentazioni e premi”.
“Cechoviana”, coprodotta con il TEATRO Ma, nasce da un progetto-laboratorio portato avanti da Karina Arutyunyan e la sua classe di recitazione all’Accademia Filodrammatici. La docente, che è anche musicista, attrice e regista, formatasi alla scuola teatrale russa ha fatto parte di uno dei primi teatri indipendenti dell’ex URSS. Dal 1999 vive e lavora in Italia. E’ docente di recitazione oltre che all’ Accademia dei Filodrammatici anche all’ Accademia Teatrale Veneta nonché professore del Corso di Laurea Triennale presso lo IUAV di Venezia.
L’obiettivo del laboratorio è stato quello di far esaminare agli studenti dell’ultimo anno, alcuni testi letterari e non teatrali di Cechov, per poi lasciare loro il compito di creare il ponte tra letteratura e drammaturgia, soffiando la vita all’interno dei personaggi scelti. E cosi, poco a poco, ciascuno dei giovani attori da poco neodiplomati, ha portato un proprio pezzo di mosaico ed insieme tutti quanti, sotto la regia della loro docente, ne hanno composto uno nuovo: Cechoviana appunto, una composizione originale, un collage tratto da diversi racconti quali il Battesimo, Diario di un aiuto contabile, il Cacciatore, Un’imprudenza, La Consorte.
Ci sono situazioni inventate, adattamenti, elementi sottratti; ma non si tradisce Cechov. Restano infatti intatti i suoi grandi temi: vita e morte, illusioni e delusioni, sogni infranti, fallimenti professionali e umani, la crudele routine, l’amore e la grande difficoltà di incontrare ed accogliere l’altro. Il tutto snocciolato con estrema semplicità, tra la logica ed il paradosso, il tragicomico e il drammatico.
Tutto ruota attorno ad un avvenimento apparentemente banale, un battesimo, in una piccolissima cittadina di una provincia russa, dove si intravedono, già dalle prime scene, le “anime morte” di Gogol. Questo evento, per un gioco bizzarro del destino, porterà ad uno sconvolgimento della vita abituale dei suoi partecipanti, facendone emergere i lati più meschini, le passioni nascoste, le menzogne che minacciano di costituire una crepa inarrestabile nella quotidianità della piccola comunità. Saranno gli stessi personaggi, smarriti di fronte al brivido di paura e dalle vertigini che il Caos può dare, a volere ritornare alla rassicurante, tragicomica normalità della vita.
Teatro Filodrammatici via Filodrammatici 1, Milano
INFO E PRENOTAZIONI Tel. 02.36.72.75.50
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Raffaella Roversi
19 gennaio 2012