Iran: persistono le divergenze con l’AEIA
L’Iran ha ancora alcune divergenze con l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (IAEA) ma spera sempre di poter firmare un accordo che permetta all’agenzia dell’ONU di poter indagare sul suo programma nucleare civile come annunciato venerdì dal responsabile iraniano per le negoziazioni.
“Alcune divergenze sono state risolte ma esiste un dossier molto complicato”, ha dichiarato alla televisione pubblica Ali Asghar Soltanieh, il rappresentante iraniano presso l’IAEA, all’indomani del fallimento di nuove negoziazioni con l’agenzia dell’ONU a Teheran. “Non ci sono stati accordi e le negoziazioni continuano”, ha sottolineato. La delegazione dell’IAEA ha lasciato giovedì sera la capitale iraniana senza aver raggiunto un accordo dopo due giorni di discussioni “serie e intense” secondo quanto riferito da Soltanieh. Le due parti coinvolte hanno tuttavia concordato un nuovo incontro sempre nella capitale iraniana per il 12 febbraio. “Abbiamo deciso di avere nuove discussioni e una volta che saremo d’accordo su tutto, renderemo noto il nostro accordo”, inoltre lo stesso Soltanieh ha dichiarato di essere fiducioso del fatto che l’IAEA “integrerà i nostri punti di vista nel documento, sarà una buona occasione per trovare un accordo”, ma finché l’Iran non firmerà questo accordo, gli ispettori “non avranno accesso ai siti che si augurano di visitare”, ha voluto evidenziare Soltanieh.
Le discussioni tra l’IAEA e l’Iran che durano da oltre un anno, portano la firma di un accordo globale, che permette agli esperti dell’ONU di indagare liberamente sul programma nucleare civile iraniano. Teheran è sospettata da parte degli esperti dell’ONU e dalla comunità internazionale di aver fini militari con il proprio programma nucleare , accuse tuttavia ripetutamente smentite da Teheran.
L’agenzia ONU si augura di poter ottenere un accesso più ampio in determinati siti nucleari, documenti e responsabili scientifici, in special modo nella base militare di Parchin, che potrebbe essere luogo di test per esplosioni convenzionali suscettibili di essere utilizzate per scatenare una bomba atomica. Una proposta rifiutata dall’Iran che ha affermato che non ci sono assolutamente nessun tipo di attività nucleare su questo sito militare e che l’IAEA la ispezionò già nel 2005, senza nessun riscontro particolare.
Manuel Giannantonio
18 gennaio 2013