Elezioni americane: finiti i dibattiti i candidati rimangono in sostanziale parità
Barack Obama ha saputo cogliere l’occasione dell’ultimo dibattito televisivo per essere molto offensivo contro il suo avversario repubblicano Mitt Romney. A 15 giorni dall’elezione è andato in scena l’ultimo dibatito che opponeva direttamente i due candidati alla presidenza. Dal primo dibattito del 3 ottobre, e l’ultimo venti giorni più tardi “ i ruoli sembrano essersi invertiti”, secondo quanto stimato da alcuni esperti politologi americani all’indomani del dibattito della Florida, che ha concluso la serie. Contrariamente all’incontro iniziale consacrato internamente all’economia, l’ultimo era incentrato prevalentemente sulla politica estera.
Barack Obama ha accusato l’ex governatore del Massachusets di ricoprire tattiche appartenenti al passato: “Quando si tratta della nostra politica staniera, sembrate voler tornare alla politica degli anni 1980, come per quanto riguarda le politiche sociali degli anni 1950 e la politica economica degli anni 1920”.
Mitt Romney ha criticato la mancanza di risultati dell’amministrazione Obama
Il presidente uscente e il suo avversario hanno incrociato i proprio punti di vista sulla situazione nel Medio Oriente, la guerra in Afghanistan, passando per la Cina e il budget della difesa. “L’Iran è prossimo alla costruzione di una bomba atomica ? Si. Il Medio Oriente è in preda all’agitazione ? Si. Al Qaeda è in ginocchio ? No”. Di fronte alla dichiarazioni del partito repubblicano sull’Iran e la bomba atomica, Il Presidente Obama ha prontamente replicato : ”Per quanto io sarò Presidente degli Stati Uniti l’Iran non avrà mai armi nucleari”.
I sondaggi conferiscono un vantaggio a Obama
Per tutta la durata del dibattito, il presidente uscente, “Comandante supremo (in carica) delle forze armate”, ha dimostrato la propria competenza su temi che conosce a memoria ed ha fatto valere la sua esperienza in materia. I sondaggi di opinione realizzati alla chiusura dei dibattiti conferiscono una chiara vittoria al Presidente democratico. Un risultato che non spaventa affato Mitt Romney che secondo i suoi sostenitori dovrebbe evitare le trappole di Obama.
Barack Obama si considera un presidentabile
L’ultimo dibattito televisivo dunque ha ridato una certa immagine ai suoi protagonisti. Obama ha ripreso punti a Romney con un atteggiamento comportamentale molto offensivo e sicuro di sé e si è detto di essere un presidentabile. Oggi quindi i candidati vengono dati come in parità virtuale. Sostanzialmente Obama ottiene un 47,2 % delle preferenze mentre Romney il 47,6 %. A meno di due settimane dallo scrutinio del 6 novembre che avrà inevitabilmente gli occhi del mono addosso, la battaglia si preannuncia come combattutissima.
Manuel Giannantonio
24 ottobre 2012