L’America ha scelto Joe Biden e si tinge di blu

Decisiva la Pennsylvania. Trump furioso non si dà pace
Un uomo calmo, dai toni pacati – anche se smemorato – ma che (forse) è in grado di dare un maggiore senso di tranquillità a molti americani. Dopo una lunga e faticosa corsa, piena di polemiche, Joe Biden è stato eletto 46esimo presidente degli Stati Uniti. E’ ancora in corso lo spoglio degli ultimi voti, ma non ci sono dubbi sulla sua vittoria. Il voto anticipato e postale ha ribaltato lo scenario iniziale che vedeva Donald Trump in vantaggio. E’ un momento storico dunque per i sostenitori dell’ala democratica, e una durissima sconfitta per chi ha sperato in una vittoria dei repubblicani.
Il discorso di Biden da presidente è previsto per questa sera, Sabato 7 Novembre alle ore 20 (ora locale sulla East Coast). Il nuovo inquilino della Casa Bianca entrerà in carica il 20 Gennaio del 2021.
Al suo fianco, nella guida del Paese, ci sarà Kamala Harris, senatrice dello Stato della California, donna di origini indiane e giamaicane, con un profilo (molto) a sinistra.
Pennsylvania, lo stato decisivo in questa vittoria
La Pennsylvania è stata la chiave di volta che con ben 20 elettori ha dato la vittoria al candidato democratico che ha così raggiunto 284 grandi elettori (ne bastano 270 per vincere). La Pennsylvania – insieme a Georgia, Nevada, e North Carolina – era uno degli stati in bilico che non avevano ancora terminato lo spoglio delle schede elettorali tramite posta. Biden, in Pennsylvania, non ha solo recuperato il distacco iniziale con Trump, ma lo ha superato di molto. Il partito democratico si è dunque ripreso uno Stato che Trump aveva letteralmente strappato alla candidata Hillary Clinton nel 2016.
Non è stata una vittoria così scontata per Biden. Ed è stato un colpo di scena per una grande fetta della popolazione americana che ha votato, infatti, il repubblicano Trump, sperando in un suo secondo mandato e nella continuazione di una politica protezionista. Ma i voti per posta di chi ha scelto di non presentarsi alle urne a causa del Covid19 sono arrivati, anche se in ritardo (dopo il 3 Novembre), e hanno permesso al candidato democratico di scalzare il rivale e fare quello che il partito democratico non è riuscito a fare con la Clinton durante le elezioni di quattro anni fa.
In diverse città americane molti sono scesi in strada per festeggiare la vittoria democratica e il cambiamento di rotta per la Nazione. Ma la sfida non è ancora finita. Trump non si dà pace, e ha già annunciato ricorsi per fare fronte ai “brogli elettorali”. Il tycoon è pronto ad arrivare addirittura alla Corte Suprema.