Angela Merkel verso il suo quarto mandato

Il referendum interno alla SPD ha confermato il sì per formare un governo di coalizione con la CDU/CSU
Dopo le elezioni federali di settembre che di fatto avevano reso impossibile alla Cancelliera sia formare un governo monocolore che cercare un’alleanza con i partiti minori, e dopo la crescita esponenziale di AfD (partito di estrema destra che è entrato nel Parlamento tedesco con ben 94 seggi e un clamoroso 12,6% di voti), è finalmente arrivata una buona notizia per la Merkel.
Infatti, dopo aver trovato un accordo con i vertici della SPD (il secondo partito per importanza, anche se ha subito una emorragia di voti) è arrivata anche la risposta dell’elettorato di questi ultimi. Chiamati con un referendum postale (il cui risultato è stato certificato da notaio) ad esprimersi su questa proposta di Grosse Koalition, gli iscritti hanno dato una risposta più che positiva, con un ampio consenso del 66% in favore del governo congiunto con la CDU/CSU.
I due maggiori partiti della Germania possono quindi rinnovare per il terzo mandato consecutivo un sodalizio centrodestra-centrosinistra che fa ben sperare anche i vertici di Bruxelles (si tratta infatti di due dei principali sostenitori dell’europeismo).
La SPD si era presentata alle elezioni di settembre 2017 sotto la guida dell’ex Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, il quale subito dopo i primi exit polls si era detto contrario a rinnovare la coalizione con la CDU e a servire sotto un nuovo Governo Merkel. Ma in seguito agli accordi tra i due partiti di poche settimane fa e alle pesanti critiche mosse nei suoi confronti dopo essersi reso disponibile a ricoprire il ruolo di Ministro degli Esteri, Schulz ha dato le sue dimissioni affidando la guida del partito al quasi omonimo Scholz, ex sindaco di Amburgo che svolge la funzione di “commissario reggente”.
I due partiti hanno già trovato un accordo sui nomi da presentare per reggere i vari ministeri e formare quindi un governo di coalizione: la CDU/CSU ha intenzione di affidare il Ministero dell’Economia e dell’Energia a Peter Altmaier, ex capo della cancelleria a cui sarà affidato il delicato compito di guidare il Paese nella transizione che porterà ad abbandonare l’energia nucleare; per la Difesa dovrebbe essere invece confermata Ursula von der Leyen, che dovrà portare avanti le idee tedesche sulla difesa comune europea.
L’ala bavarese del partito, la CSU, avrà il Ministero dell’Interno che dovrebbe andare al leader del partito, Seehofer, mentre la SPD sceglierà il ministro delle Finanze che succederà a Wolfgang Schauble (il più integerrimo difensore dell’austerità che adesso ricoprirà il ruolo di Presidente del Bundestag): tra i papabili a questa carica c’è proprio Olaf Scholz. Per gli Esteri invece difficilmente verrà riconfermato Gabriel, esponente del SPD, e quindi potrebbe esserci qualche nome a sorpresa.
Con queste premesse Angela Merkel si presenterà il 14 marzo davanti al Bundestag dove verrà riconfermata nel ruolo di Cancelliera per il suo quarto mandato consecutivo.