USA: Clinton e Trump superano facilmente il super Tuesday

Nonostante l’unione dei suoi oppositori, il magnate immobiliare si è imposto nel super Tuesday mentre Hillary Clinton ottiene una facile vittoria in quattro dei cinque Stati coinvolti
NEW YORK CITY – La botte è piena in questo super Tuesday per il personaggio Donald Trump che tanto fa parlare di sé. L’iconoclasta repubblicano ha semplicemente trionfato nei cinque Stati di questo turno che erano il Connecticut, il Rhode Island, Pennsylvania, nel Delaware e nel Maryland. Tra i democratici, invece, proprio come da pronostico, Hillary Clinton ottiene una facile vittoria ai danni del socialista Bernie Sanders. Trump è arrivato primo in Maryland, in Pennsylvania, nel Delaware, nel Rohde Island e nel Connecticut. Hillary Clinton si è imposta nei grandi Stati del Maryland, Pennsylvania, Connecticut e Delaware, Sanders ha vinto solo nel piccolo Stato del Rohde Island. Una vittoria che appare come una magra consolazione di fronte ai numeri importanti di Hillary.
La controffensiva dei repubblicani nei confronti di Donald Trump ha miseramente fallito. I suoi margini di vittoria sono letteralmente impressionanti, oltre il 60% dei voti contro il senatore Ted Cruz e il governatore dell’Ohio, John Kasich. “Mi considero come il candidato naturale”, ha affermato esibendo grande sicurezza nella hall del suo quartier generale, la “Trump Tower” nella 5th avenue di New York. Tuttavia, la vera battaglia si disputerà negli Stati a priori meno favorevoli al milionario one man show, a cominciare dalla prossima settimana nello Stato dell’Indiana. Trump deve imporsi con una forte percentuale negli ultimi 10 scrutini per ottenere 1.237 delegati e aggiudicarsi l’investitura repubblicana.

Le strategie dei suoi “nemici” puntano a fermarlo sulla soglia fatidica, provocando di fatto, un evento mai visto da 40 anni: una convention d’investitura nella quale i delegati devono votare finché necessario per decreatre una maggioranza assoluta.
Quanto alla favorita candidata democratica, dopo la vittoria schiacciante nello Stato di New York contro Bernie Sanders, la giornata di ieri ha segnato un’altra serie di risultati che lasciano poche chances al senatore del Vermont. Quest’ultimo infatti dovrebbe ottenere circa l’85% dei delegati che restano per imporsi.
Hillary Clinton: “Thank you, Pennsylvania” https://t.co/VIs420Pwz0 #SuperTuesday https://t.co/SQaTZsW0jN
— CNN (@CNN) 27 aprile 2016
Esprimendosi a Philadelphia, in Pennsylvania, città in cui si svolgerà la convention democratica a luglio, l’ex segretario di Stato è entrata in scena con un colpo ad effetto: la canzone “Eye of the tiger”, celebre colonna sonora del film “Rocky”, simbolo indiscusso della città. In questa occasione, Hillary Cliton ha teso una mano agli elettori di Bernie Sanders: “Applaudo il senatore Sanders e i suoi milioni di sostenitori, grazie a loro coglieremo la sfida di ridurre le disuguaglianze”, ha dichiarato. L’ex governatrice dello Stato di New York ha attaccato i repubblicani, nella fattispecie facendo riferimento a Trump e alla sue posizioni anti-islamiste, alla sfida del cambiamento climatico e alla contestazione dell’aborto.
Per Bernie Sanders la situazione si prospetta difficile, vedi insuperabile tanto da fargli amettere di avere poche opportunità. Un’amara considerazione che non basta a farlo rinunciare: ”Resto in corsa fino alla fine, in particolar modo per le primarie del prossimo 7 giugno in California”. In virtù di questo appuntamento potrebbe rivedere la sua strategia. Hillary Cliton oggi ha più di 2000 delegati Bernie Sanders ne ha circa 1 300. La maggioranza richiesta è di 2 383.
(Twitter@ManuManuelg85)