Turchia: Erdogan accusa Israele di “pulizia etnica”

Israele è uno Stato terrorista e conduce una “pulizia etnica” contro i Palestinesi. Il Primo ministro turco, Recep Tayip Erdogan, ha così espresso il proprio parere nel quadro dell’operazione israeliana nella striscia di Gaza. Le accuse di Erdogan sono state pronunciate durante il suo discorso tradizionale all’indirizzo dei deputati del suo Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP), una formazione nata dall’azione degli islamici al potere in Turchia da dieci anni.
“Israele ignora cosa sia la pace in questa regione, conduce una vera e propria pulizia etnica contro il popolo. Questo paese è progressivamente occupato dai terroristi palestinesi”, ha sanzionato Erdogan. Martedì, mentre attaccava lo Stato ebraico al Parlamento, il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu si trovava in Egitto, dove il ministro da dove avrebbe dovuto dirigersi poi a Gaza. Per testimoniare la solidarietà turca. “L’importante è di fare in modo che gli abitanti di Gaza capiscano che non sono soli, 75 milioni di turchi sono con loro”, ha dichiarato Hamet Davutoglu alla stampa presso l’aeroporto di Ankara prima di imbarcarsi.
Il sentimento anti israeliano è forte negli islamici in Turchia. Prolungando un alleanza militare con Israele nata nel 1996 Erdogan si è progressivamente distanziato dall’accordo esistente. L’operazione delle forze israeliane contro Gaza durante l’inverno del 2008-2009 fornì a Erdogan le dovute scuse per agire. Il governo turco si è dunque avvicinato al movimento palestinese islamico Hamas, che controlla Gaza.
I suoi dirigenti sono stati ricevuti in Turchia mentre alcune potenze mondiali si interrogano se la Turchia musulmana ma laica e tradizionalmente indirizzata verso l’Occidente possa davvero cambiare asso politico. Ankara a reclamato scuse da parte degli israeliani che si rifiutano di agire in questo senso. Erdogan invece ha già sottolineato a diverse riprese di non voler tornare con Israele in senso collaborativo. “Nessuno può dire che Israele utilizza il suo diritto alla autodifesa, Israele sta diffondendo ora un vento di terrore e dovrà presto renderne conto, prima o poi”, ha dichiarato proprio il Primo ministro turco. Concludendo il suo discorso Erdogan inoltre ha lanciato una freccia anche all’ONU.” Non credo più nella giustizia dell’ONU e finché la questione palestinese non sarà regolata , le sofferenze e il sangue resteranno parte integra dell’Oriente vicino”.
Manuel Giannantonio
20 novembre 2012