L’attesa è durata 88 anni. Obama, è arrivato domenica a Cuba per una visita storica, la prima di un presidente americano in carica dal 1928. Mr. President incontra oggi Raul Castro
L’AVANA – Barack Obama ha impiegato tre ore per ricomporre i pezzi del puzzle della storia. L’Air Force One (lo storico aereo presidenziale) dopo più di mezzo secolo è tornato ed è atterrato sul suolo di l’Avana, Cuba, domenica 20 marzo concludendo lo storico riavvicinamento tra le parti originatosi il 17 dicembre 2014. La visita ufficiale del 44° presidente degli Stati Uniti, è la prima di un presidente in carica dal 1928.
“¿Que bola Cuba?” (“Come stai Cuba?”), ha scritto Barack Obama sul suo account Twitter alcuni secondi dopo l’arrivo dell’Air Force One. “Sto arrivando, sono ansioso di incontrare e ascoltare i cubani”.
¿Que bolá Cuba? Just touched down here, looking forward to meeting and hearing directly from the Cuban people.
— President Obama (@POTUS) 20 marzo 2016
Obama è giunto sull’isola sotto una pioggia fine e persistente Per l’evento le autorità locali nei giorni precedenti, hanno invitato la popolazione a raccogliersi per motivi di sicurezza. Il presidente americano, accompagnato dalla moglie, la first lady Michelle, e dalle due figlie Sasha, 24, e Malia, 17, è stato accolto in maniera più che positiva dagli abitanti dell’isola. Un artista cubano, Ares, ha realizzato un paio di giorni prima un saluto particolare al Presidente, rivestendolo con la guayabera, la camicia cubana, con un sigaro in una delle tasche, in una sua opera presso il monumento eretto in memoria dell’eroe nazionale cubana José Marti. “Yes we can” proclama il disegno, riferendosi ovviamente al “Yes we can” della nota campagna presidenziale del 2008.
Raul Castro, che doveva ricevere il suo omologo statunitense non si è presentato all’aeroporto dove avrebbe dovuto accogliere Barack Obama. Un comportamento che è una violazione del protocollo, a meno che non si tratti di un segno del declino della salute del capo Stato cubano. Tuttavia, la famiglia Obama è stata accolta da altra cariche istituzionali e dal ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez.

Questa sera, si terrà una cena presso il palazzo della Rivoluzione in onore della visita del presidente americano. Una simile visita all’interno del palazzo del potere cubano era decisamente impensabile prima del riavvicinamento bilaterale tra Obama e Castro. Questo face to face sarà l’occasione per evocare i temi della libertà di stampa e dei diritti dell’Uomo all’indomani di nuovi arresti contro i manifestanti di un movimento dissidente. I Soggetti arrestati sono stati liberati ma questa resta una pessima mossa dell’amministrazione cubana in considerazione della visita diplomatica americana.
Air Force One makes history. #CubaVisit ✈️ pic.twitter.com/IM4lvhzlos
— Josh Earnest (@PressSec) 20 marzo 2016
Il momento più importante di questa visita sarà il discorso che Obama pronuncerà martedì sera nel teatro di l’Havana, di fronte a un pubblico selezionato e davanti alle telecamere cubane. Secondo la Casa Bianca, nessun incontro è previsto tra Obama e l’ex presidente Fidel Castro, 89 anni. Nonostante lo storico appuntamento, l’embargo che paralizza lo sviluppo dell’isola dal 1962 dimora tutt’ora ed è conseguentemente ancora in atto mentre i cambiamenti auspicati da Washington probabilmente tarderanno. In questo senso, sono state pronunciate importantissime parole dal ministro degli esteri cubano che qualche ora prima della visita, ha ricordato al suo popolo che l’Havana “Non è disposta a rinunciare a uno solo dei suoi principi (…) per avanzare verso la normalizzazione”.
LE FOTOGRAFIE DELLO STORICO EVENTO:





