Notte di ordinaria follia a Ougadougou, capitale del Burkina Faso: è di almeno 23 morti e 33 feriti il bilancio degli attacchi rivendicati dall’Isis. Sono 126 invece gli ostaggi liberati dalle forze dell’ordine dopo un lungo conflitto a fuoco.
Erano le 21,30 di ieri sera quando un gruppo di persone armate ha preso d’assalto l’hotel Splendid -dove alcuni terroristi si erano addirittura registrati come normali clienti- e il caffè-ristorante “Le Cappuccino”, frequentati da occidentali e in particolare da personale dell’Onu. Testimoni parlano di “una giovane donna con i dreadlocks e due di aspetto arabo” che sono entrati urlando “Allah akhbar” (Allah è grande) nel caffè dove 10 persone sono rimaste uccise. Tra gli ostaggi vi era anche il ministro della Funzione Pubblica del Burkina Faso, Clément Sawadogo: “Due persone, uno mascherato e l’altro a volto scoperto, sparavano a distanza ravvicinata. Uno era palesemente un tuareg e l’altro un nero”, ha raccontato il ministro. “Eravamo al quarto piano dell’hotel Splendid -ha riferito invece un testimone ferito nell’assalto- verso le 21.40, due jihadisti hanno crivellato di colpi la porta di ingresso e poi sono entrati sparando a raffica. E’ in quel momento che sono stato colpito alla spalla. Verso le 3 di notte, l’esercito francese è venuto per farci uscire”.
Solo nelle prime ore di stamane, le forze di sicurezza del Burkina Faso hanno dichiarato conclusa l’operazione svolta presso le due strutture. Continuano invece le operazioni di perlustrazione del quartiere, nel centro di Ouagadougou, alla ricerca di eventuali altri terroristi in fuga. Il ministro dell’Interno, Simon Compaoré, ha precisato che quattro jihadisti sono stati uccisi, tra loro due donne.
Alle operazioni hanno partecipato, oltre alle unità militari burkinabesi, una trentina di uomini delle forze speciali francesi e anche agenti dei servizi di intelligence americani (gli Usa hanno alcune basi militari nel Paese impegnate contro il terrorismo jihadista nel Sahel). Invece un contingente dell’esercito francese distaccato nel vicino Mali si sta già dirigendo verso Ouagadougou per aumentare la presenza militare nel Paese.
La Farnesina -che sta verificando l’eventuale presenza di italiani sui luoghi dell’attacco- ha invitato i connazionali presenti nella città a “evitare ogni spostamento e rimanere nelle proprie abitazioni”, così come l’ambasciatore francese, Gilles Thibault, ha avvertito con un tweet di “evitare assolutamente” la zona che ha interessato gli attacchi. Il ministro Compaore ha riferito, inoltre, che le vittime della strage sarebbero di 18 nazionalità diverse, e che due austriaci, un medico e sua moglie, sono stati rapiti da estremisti islamici nel nord del Paese.
L’attacco è stato già rivendicato dall’Isis, in particolar modo dal ramo nordafricano di al Qaeda. Un terrorista del gruppo, che ha detto di aver partecipato all’assalto all’albergo, ha registrato un audiomessaggio e lo ha inviato all’agenzia privata mauritana al-Akhbar: l’uomo sostiene di avere visto 11 corpi e che in totale i morti siano 30. Poi minaccia apertamente la Francia: “Combatteremo la Francia fino all’ultima goccia del nostro sangue. Abbiamo strappato la vita ai fedeli della croce, che occupano le nostre terre e saccheggiano le nostre risorse”, si ascolta nel messaggio. A Ouagadougou, infatti, c’è la base delle forze speciali francesi attive nell’operazione Barkhane, lanciata da Parigi per contrastare il terrorismo in tutta la regione del Sahel.