Stati Uniti: Washinton D.C accoglie Aung San Suu Kyi
Washington D.C accoglie la leader birmana Aung San Suu Kyi, vera e propria icona della democrazia birmana. Verrà accolta dall’attuale presidente degli Stati Uniti Barack Obama nell’occasione della consegna di una prestigiosa medaglia d’oro del congresso. Il presidente Obama, laureatosi come premio Nobel per la pace nel 2009, riceverà per la prima volta la leader dell’opposizione birmana, la quale fu laureata dello stesso riconoscimento nel 1991. Questo storico incontro che avrà luogo nella Casa Bianca non sarà trasmesso da nessuna televisione e sarà completamente chiuso alla stampa.
Obama sostenne nel 2009 l’iniziativa, allora quasi impensabile, dell’instaurazione della democrazia in Birmania. La giunta militare, che ha tenuto questo paese dell’Asia del Sud-Est per mezzo secolo, ha ceduto il posto nel marzo del 2011 ad un regime civile di anziani generosi riformatori. Il processo si è svolto senza spargimenti di sangue e la Birmania ha dunque cambiato il proprio volto, grazie alla liberazione di centinaia di dissidenti e l’elezione di Aung San Suu Kyi come deputato dell’opposizione. Gli Stati Uniti hanno confermato alla fine del mese di luglio la maggior parte delle restrizioni sui loro investimenti in Birmania, compreso il gas e il petrolio. Un nuovo ambasciatore è in carica da luglio, una novità dopo 22 anni.
Aung San Suu Kyi è ora a Washington D.C da lunedì per un viaggio di tre settimane attraverso gli Stati Uniti, dove ha ricevuto una prestigiosa accoglienza calorosa. Ha ritrovato martedì la segretaria di Stato Hillary Clinton che fu calorosamente accolto da suu Kyi a Rangun nel corso del loro ultimo incontro. Liberata alla fine del 2010, la Suu Kyi ha pregato Washington per fare pressione sui militari allora al comando in Birmania. La signora Clinton ha risposto che il possibile verrà fatto ma che occorre stare in allerta per un eventuale ritorno indietro della situazione. Impegnadosi molto sul fronte birmano gli Stati Uniti e dunque il congresso prolungarono l’embargo sulle importazioni birmane. Nella giornata di martedì il capo della diplomazia americana si è anche preoccupato delle violenze comunitarie tra buddisti e la minoranza musulamana nell’Ovest del paese, così come il legame esistente tra la Corea del Nord e la stessa Birmania.
La Tournée americana di Aung San Suu Kyi coincide con l’arrivo del presidente birmano Thein Sein, atteso la settimana prossima presso l’assemblea generale dell’ONU a New York City, per la prima volta in qualità di capo di Stato. Il centro di studi strategico e internazionale (CSIS) di Washington consigliava al presidente Obama di approffitare dell’occasione e di incontrare il suo omologo birmano, per non minimizzare il ruolo “coraggioso” della Suu Kyi nelle riforme.
Manuel Giannantonio
19 settembre 2012