Iran: nessun accordo con l’AIEA per il nucleare
Le discussioni tra l’agenzia ONU incaricata delle questioni nucleari (AIEA) e l’Iran destinato a chiarire la natura del proprio programma nucleare si sono interrotte venerdì a Vienna senza nessun accordo concluso. Di fatto un primo fallimento dato che un alto responsabile dell’Agenzia internazionale dell’energia nucleare ha indicato che nessuna altra simile riunione e per ora prevista. “Le discussioni oggi sono state intense ma divergenze importanti esistono tra l’Iran e l’ONU e impediscono la concretizzazione di qualsiasi accordo”, ha dichiarato ai giornalisti Herman Nackaerts nonché n°2 dell’Associazione AIEA, al termine di sette ore di dialogo con una delegazione iraniana a Vienna, aggiungendo che non ci sono altri appuntamenti previsti per il momento.
L’ambasciatore iraniano Ali Asghar Soltanieh, ha indicato che alcuni progressi sono stati indubbiamente compiuti ma che persistono molteplici divergenze sul’argomento. L’ambasciatore ha successivamente puntualizzato: “e una questione davvero complessa, le questioni che riguardano la sicurezza nazionale di uno Stato membro sono cose assolutamente delicate. Dobbiamo fare in modo di avanzare e proseguiremo in questo processo al fine di costruire una base sulla quale entrambi le parti possano accordarsi”. L’AIEA ha pressato in maniera intensa Teheran per rispondere ai sospetti nutriti sul loro programma nucleare il giorno dopo informazioni su l’installazione di nuove centrifughe iraniane destinate all’arricchimento dell’uranio. L’Iran infatti ha installato nuove macchine nel sito di ricerca sotteranea di Fordow. Nonostante le nuove installazioni non siano ancora effettivamente attive, rafforzano i dubbi israeliani che la comunità internazionale non riesca ad ottenere l’interruzione del programma nucleare iraniano. Alcune immagini satellitari hanno anche rivelato che l’Iran aveva astutamente utilizzato dei teloni di colore per ricoprire un edificio situtato all’interno di un sito militare che le Nazioni Unite si augurano di poter ispezionare, secondo quanto trapelato dalla stessa fonte. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato l’Iran di accelerare il suo programma nucleare ignorando dunque le proposte degli Occidentali di frenare i propri sforzi in questo campo. Com’è noto da tempo gli Occidentali infatti sospettano che l’attività nucleare condotta dagli iraniani sia indirizzata alla costruzione di armi atomiche, idea puntualmente smentita dalle autorità iraniane. Il rifiuto di Teheran di interrompere il programma di arricchimento dell’uranio ha innescato il rafforzamento di sanzioni occidentali e rilanciato le speculazioni intorno ad un possibile attacco israeliano nei siti atomici iraniani. Caterhine Ashton, capo della diplomazia europea, che conduce le negoziazzioni con l’Iran, ingaggiato separatamente nell’AIEA, ha chiesto a Teheran di trovare un accordo per sotisfare le richieste dell’AIEA.
Manuel Giannantonio
25 agosto 2012