Siria: un attentato colpisce il cuore del regime
L’attentato suicida che ha colpito l’edificio protettissimo della sicurezza nazionale nel pieno centro di Damas, ha toccato il regime di Bachar el-Assad nel cuore. Il ministro della difesa, il generale Daoub Rajha, e il suo viceministro, che è anche il suocero di Bachar el-Assad, sono stati uccisi. Alcuni alti responabili siriani tra i quali il ministro degli interni, sono stati feriti. Non è nota ancora la sorte toccata all’uomo che dirigeva la Sicurezza nazionale, il generale Hicham Ikthiar.
Uomo chiave della repressione condotta dal regime, figura ormai dal mese di maggio 2011 nella lista delle persone sanzionate dall’Unione europea ed è già stato oggetto insieme ad altri responsabili militari, di un tentativo di avvelenamento al mercurio. Secondo quanto trapelato da una fonte della sicurezza siriana, è una guardia del corpo del presidente siriano che ha realizzato l’attentato. Era munito di una cintura di esplosivi e si è fatto saltare in aria durante la riunione dei ministri e dei responsabili della sicurezza. L’attentato è stato rivendicato dall’esercito siriano libero e da un gruppo di ribelli islamici, la Brigada dell’Islam, l’Iwa al-Islam. Il generale Fahd Jassem al-Freij, attuale capo di Stato maggiore dell’esercito siriano è diventato il nuovo ministro della difesa. Il regime siriano ha promesso di punire i responsabili e di “tagliare le mani ha coloro i quali minacciano la sicurezza del paese”. Un comunicato militare letto dalla televisione di Stato ha dettagliato che “le forze armate sono determinate ad eliminare i criminali e le gang omicide perseguitandole”. Parigi, Berlino,.Londra, Mosca …numerosi sono i dirigenti che hanno riaffermato la loro posizione dopo l’attentato, mentre una nuova riunionde dell’ONU è prevista per questo mercoledì. La Russia, che sostiene il regime di Assad dall’inizio, ha avvisato ancora una volta che si opporrà a tutte le soluzioni che sanzioneranno la Siria.
Manuel Giannantonio
18 luglio 2012