Alluvione nel sud della Russia: 150 vittime, migliaia di sfollati
Russia. 150 le vittime, 77 persone le ricoverate negli ospedali e migliaia gli sfollati: questo è quanto è stato causato dall’alluvione che dalla notte di venerdì sta colpendo le tre province di Krymsk, Gelendzhek e Novorossiysk (sud della Russia) dove in poche sono caduti oltre 28 centimetri d’acqua .
Frane, smottamenti, fiumi d’acqua, cadaveri per le strade, fango e la paura che tutto ciò possa accadere di nuovo: questa è l’istantanea che descrive la situazione in queste zone, meta ogni anno di migliaia di studenti per le vacanze estive, si conta che ne siano presenti circa 7.100, di questi poco meno di cinquecento sono stati fin ora tratti in salvo.
L’area più colpita è quella intorno a Krymsk, città di circa 57mila abitanti, dove sono stati recuperati 134 cadaveri. Altre dodici persone sono morte nella località turistica sul Mar Nero di Gelendzhik e nella città portuale di Novorossiisk. Circa 29mila persone sono senza elettricità.
Vladimir Putin stamani ha sorvolato la zone in elicottero per vedere quanto accaduto e decidere sul da farsi, queste le sue parole: “Ho chiesto ai vertici della Commissione d’Inchiesta Federale di venire qui per verificare come abbiano operato tutte le autorità: come sia stato lanciato l’avvertimento, come avrebbe potuto e come avrebbe dovuto essere lanciato e chi abbia fatto cosa”.
Il premier ha poi ordinato destinare dei fondi per la ricostruzione delle case distrutte o danneggiate nel disastro.
Alexander Tkachev, governatore della provincia di Krasnodar ha invece affermato amaramente: “Nessuno ricorda alluvioni del genere nella storia della regione”.
Gli inquirenti per ora escludono che la tragedia possa essere stata provocata, oltre che da due giorni di intense piogge, anche dall’apertura del bacino idrico di Nebedzhayevskoye, che si trova a Krymsk.
L’apertura del bacino c’è stata, ma su scala ridotta, si precisa per rispondere alle accuse sempre più insistenti dei residenti. Domani sarà giornata di lutto a Krasnodar, secondo quanto ha stabilito il governatore.
Intanto il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha voluto inviare una lettera al presidente della Federazione Russa per esprimere la sua vicinanza alla popolazione colpita dal violento nubifragio:
“Sono profondamente rattristato dalle notizie relative alle devastanti inondazioni che hanno colpito il sud della Russia con un pesante bilancio di vittime. Desidero in questa tragica circostanza farle pervenire, a nome del popolo italiano e mio personale, i sensi della più sincera e affettuosa vicinanza e solidarietà al suo Paese, al quale l’Italia è unita da profondi e storici legami, e a tutte le famiglie colpite da tale tragedia. Con questi sentimenti desidero porgerle l’auspicio che le misure prontamente adottate consentano di riportare gradualmente alla normalità le condizioni di vita delle popolazioni duramente provate”.
Enrico Ferdinandi
8 luglio 2012