Siria: l’Italia ha sostenuto la repressione?
Migliaia di mail rivelate da Wikileaks evidenziano che una compagnia italiana ha aiutato il governo siriano a reprimere la ribellione. Una basa dati di 2,5 milioni di documenti ottenuta dal sito Wikileaks, intitolata “Siria Files” è stata inviata in esclusiva al quotidiano italiano l’Espresso. Centinaia di migliaia di mails rivelano i rapporti di natura commerciale tra la società italiana Selex Elsag (filiale della Finmeccanica) e la “Syrian Wireless Organisation”, entità del ministero delle telecomunicazioni e della tecnologia siriana.
Una prima mail rivela che un sistema informatico prodotto proprio dalla Selex Elsag, è stato fornito alla polizia di Muadamia, periferia di Damas. Una seconda mail spiegava invece l’arrivo di ingegneri della Selex a Damas per imparare alla polizia siriana come utilizzare i sistemi di comunicazione, specie negli elicotteri. Questa mail è datata febbraio 2012, mentre la repressione siriana era su tutti i giornali mondiali.
1. Tetra: un sistema di criptaggio dati italiano venduto alla polizia siriana.
Finmeccanica ha venduto alla siria uno dei suoi prodotti più rilevanti: il sistema di comunicazioni Tetra che permette di registrare e di trasmettere dati , secondo l’Espresso. Non si tratta proprio di apparecchiatura militare, ma può certamente diventarlo permettendo di stabilire comunicazioni criptate anche tra gli elicotteri.
2. Il governo italiano ne era informato ?
Il governo italiano deve concedere l’autorizzazione per l’esportazione di alcuni programmi del sistema Tetra. In particolare per la codificazione dei messaggi. Il contratto stabilito con Damas risale al 2008, quando i rapporti tra le parti erano ottimi e la primavera araba era ancora lontana prima di diventare realtà. Nella fine del mese di maggio del 2011, i siriani si mostravano interessati circa un estensione del progetto del 25%, senza però specificarne le finalità. Il 25 luglio, la Selex si è pronunciata positivamente sulla possbilità di parlarne con la Syrian Wireless Organisation. Nell’estate del 2011, i combattimenti si sono sfortunatamente intensificati. La città di Hama nel centro della Siria è stata assediata, centinaia di civili hanno perso la vita. Damas esercita una notevole pressione per ottenere i sistemi di codifica Tea3, necessario per criptare le comunicazioni. Lo hanno effettivamente richiesto alla Selex per settimane, ma l’ultima decisione spetta alle autorità italiane che hanno rinviato per la fine di luglio.
3. L’intervento di una società greca
Un accordo di 40 milioni di euro è stato stipulato con una società greca, la Intracom Syria e prevede la consegna di Tetra alla Syrian Wireless organisation. Il circuito della vendita è semplice: Selex e la compagnia greca Intracom vendono la Tetra alla Syrian Wireless organisation attraverso i canali della Intracom. In seguito la Selex invia una consegna di 550 radio mobili vs3000 alla Intracom in Siria. “Questa fornitura andrà direttamente in consegna alla polizia di Muadamia”, si legge chiaramente nella mail datata 7 maggio 2011. Pochi giorni prima Muadamia è stata teatro di una ribellione molto accesa contro la dittatura come ricorda proprio l’Espresso.
4. Ingegneri della Selex hanno formato la polizia siriana a Damas
Un messaggio del 2 febbraio 2012 annuncia l’arrivo a Damas di ingegneri della Selex, perché apprendano come utilizzare i differenti programmi di Tetra, compreso quello sugli elicotteri. La mail non precisa si tratta di elicotteri della polizia o dell’esercito. Gli aerei della polizia e dell’esercito hanno comunque in tutti i casi un ruolo di primaria importanza svolgendo un ruolo chiave nella repressione: sono loro che hanno mitragliato la popolazione e i ribelli. Un giorno più tardi, il 3 febbraio, nella città di Homs, 200 civili sono stati massacrati.
Manuel Giannantonio
6 luglio 2012