Siria: nessun progresso della comunità internazionale
Un accordo sulla transizione in Siria dimora nell’incertezza più totale in seguito all’opposizione della Russia e della Cina, ha sottolineato il Segretario del Foreign Office William Hague prima dell’apertura della riunione a Ginevra di un gruppo di azione sulla Siria. “Non abbiamo raggiunto un accordo con la Russia e la Cina , la situazione ora è molto complicata”, ha spiegato William Hague. Uno dei punti del contenzioso è la questione di un governo di transizione. I paesi europei, i paesi arabi e gli Stati Uniti sono d’accordo sul processo di transizione, secondo il segretario del Foreign Office. “Un futuro stabile per la Siria implica che il presidente Bachar Al Assad lasci il potere”, ha aggiunto lo stesso Hague.
La Russia ha rifiutato negli ultimi giorni la proposta di Kofi Annan che implica che Assad accetti di lasciare il potere in vista dei successi del piano di transizione. “E inutile firmare un accordo senza valore o un accordo che non farà avanzare e migliorare la situazione, dunque noi siamo qui con questo spirito”, ha avvisato William Hague. Per la Russia la sorte del presidente Assad deve “essere decisa nel quadro del dialogo tra siriani e dal popolo siriano”. L’assenza di questo accordo ha condotto la riunione di Ginevra nel pomeriggio di sabato mentre fu prevista per la fine della mattinata. La riunione preparatoria di venerdì con gli alti funzionari degli Stati partecipanti non ha permesso di ottenere un consenso, come indicato da diverse fonti impegnate nella negoziazione. Il gruppo di azione sulla Siria costituito da l’emissario dell’ONU e della Lega Araba, Kofi Annan, riunisce membri della diplomazia dei cinque Stati permanenti del Consiglio di Sicurezza, Stati Uniti, Cina, Russia, Gran Bretagna e Francia ma anche paesi della Lega Araba, Iraq, Qatar e Turchia e segretari generali della Lega Araba e dell’ONU così come l’Alta rappresentanza agli Affari Stranieri dell’Unione Europea.
Manuel Giannantonio
30 giugno 2012