Siria : USA a favore di un’ azione immediata dell’ONU
Gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti per sostenere un’azione dell’ONU contro la Siria, nel quadro del capitolo VII della carta delle Nazioni unite, come richiesto dalla lega araba.
“Noi Stati Uniti, speriamo che tutti i paesi responsabili prenderanno presto parte ad azioni approporiate contro il regime siriano, specie se necessario, a delle azioni al Consiglio di sicurezza dell’ONU nel quadro del capitolo VII della carta delle Nazioni unite, come richiesto l’anno scorso dalla lega araba”, ha dichiarato il segretario al tesoro degli Stati Uniti Timothy Geithner in un discorso a Washington.
“In assenza di segnali seri di conciliazione da parte del regime, andremo presto dritti in questa direzione” ha aggiunto successivamente lo stesso Geithner che si esprimeva nel corso di una riunione del gruppo di lavoro internazionale del popolo siriano sulle sanzioni.
Al termine del capitolo VII della carta dell’ONU, il Consiglio di sicurezza può decidere quali misure che non implichino l’uso della forza, possono essere intraprese per dare effetti alle proprie decisioni e può invitare membri delle Nazioni unite ad applicare le misure stesse.
La Lega araba ha chiesto sabato all’ONU di ricorrere al capitolo VII per imporre una rottura delle relazioni diplomatiche e di sanzioni alla Siria, o l’applicazione del piano di Kofi Annan, mandato dalla Lega e dalle Nazioni unite.
Il capitolo VII prevede ioltre anche la possibilità di un ricorso alla forze in caso di minaccia contro la pace, ma la Lega araba ha indicato di non voler ricorrere a nessuna azione di natura militare, stimando che spetta al Consiglio di sicurezza decidere.
Di fronte alla repressione delle autorità di Damas contro il sollevamento popolare in Siria, gli Stati Uniti hanno organizzato un arsenale di sanzioni che vietano ai loro produttori di non commerciare con la Siria e di non acquistare petrolio siriano negando anche il sistema finanziario americano alle banche siriane. I paesi che ancora non hanno agito sono stati invitati a farlo da Geithner che preme per un azione immediata e per l’addozione di sanzioni ufficiali contro il regime siriano.
Susan Rice ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite aveva stimato il 31 maggio che la comunità internazionale potrebbe dover agire contro la Siria aldifuori del Consiglio di sicurezza. Il segretario alla difesa americana Leon Panetta ha affermato sabato che qualsiasi operazione militare in Siria necessita l’autorizzazione dell’ONU. Per il momento però sia Mosca sia Pechino sono decisi a non agire nell’intraprendere sanzioni contro Damas e il regime siriano mantenendo dunque salda la posizione di alleati della Siria.
Manuel Giannantonio
6 giugno 2012