Il 62esimo venerdì santo dall’inizio delle proteste contro Assad ha visto morire altre 22 persone in tutto il paese.
Alcuni attivisti hanno riferito di una potente esplosione a Damasco, la maggior parte delle vittime è concentrata a Homs, sotto bombardamento costante da settimane.
Ad Aleppo, seconda città del paese, oggi si è svolta la più imponente e numerosa manifestazione di sempre, il presidente dell’Osservatorio siriano dei diritti dell’Uomo, Rami Abdel Rahmane, ha commentato la manifestazione con queste parole: “Migliaia di persone hanno manifestato nonostante la repressione”.
La repressione continua dunque, ed a tal proposito oggi si è espresso Il premier turco Recep Tayyip Erdogan che al termine di una una conferenza stampa a Varna, sul Mar Nero, ha dichiarato: “Il piano Annan non funziona e questo ci preoccupa tanto. Gli osservatori in Siria non devono essere 300 ma 3 mila. ‘La gente scappa dalle armi di Assad e i profughi ormai sono oltre centomila.
Erdogan ha poi sottolineato come le oltre 10 mila vittime civili causate dalla repressione del regime rendono la situazione drammatica.
Enrico Ferdinandi
18 maggio 2012