Sudan: nessuna negoziazione nelle zone di frontiera
La situazione tra il Sudan e il Sud Sudan è più che mai tesa e la questione petrolifera sta generando il caos che potrebbe fare da preludio ad un vero e proprio conflitto tra i due paesi. Il Sudan non intraprenderà nessuna negoziazione con il Sudan del Sud finché non sarà garantita la sicurezza nelle zone di confine, come annunciato dal presidente sudanese Omar El-Béchir.
“Nel quadro delle negoziazioni a venire non cercheremo di risolvere i problemi sulla sicurezza. Non ci saranno discussioni nemmeno per il petrolio, gli scambi o qualsiasi altro dossier”, ha puntualizzato il capo di Stato sudanese di fronte a un milione di operai impiegati nel settore dell’industria petrolifera. Il presidente ha pronunciato questo discorso con l’intento di marcare la liberazione della zona petrolifera di Heglig nei pressi della frontiera avvenuta il mese scorso. Occupata ricordiamolo dalle truppe sud sudanesi per circa dieci giorni, e celebrare la ripresa dell’estrazione del petrolio in questa zona. Questi campi secondo la Corte Internazionale dell’Aia appartengono a Khartoum e producono 60.000 dei 115.000 barili di greggio estratto quotidianamente dal Sudan.
Gli scontri aumentati moltiplicandosi in queste zone hanno condotto l’Unione Africana e il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ad adottare delle soluzioni chiedendo a Khartoum e a Juba di cessare le ostilità sotto la pena di severe sanzioni. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha concesso al Sud nel corso del mese di Luglio, la divisione del petrolio estratto e lo Status delle zone contestate. Per circa tre settimane, entrambi i paesi hanno cercato di stabilire il loro controllo sulle zone petrolifere di questo paese africano dopo la secessione del mese scorso nel Sud. Già dall’inizio dell’anno sia Khartoum sia Juba hanno evocato a diverse riprese la possibilità di una guerra. Sotto la pressione della comunità internazionale, Juba ha accettato di ritirarsi dalle truppe della regione di Heglig nello Stato Sudanese del Kordofan del Sud.
Manuel Giannantonio
10 maggio 2012