Stati Uniti: assalto alla potente NSA

Due uomini hanno tentato di penetrare all’interno della NSA, l’Agenzia di sicurezza americana, lunedì 30 marzo a Fort Meade nello Stato del Maryland. Uno degli assalitori è stato ucciso
Il SUV immobilizzato di fronte all’agenziaFORTMEADE – Terrore e paura per gli 007 americani. Nel momento in cui trapelavano notizie che l’agenzia nel cuore dello scandalo Datagate, stava valutando di interrompere il programma di spionaggio telefonico, il PRISM, la sede della NSA subisce un assalto. Le immagini riprese da un elicottero prima dell’incidente mostrano un veicolo SUV immobilizzato. Ha tentato di penetrare in uno dei locali ultra protetti della potentissima agenzia americana. Erano circa le 9H quando gli assalitori hanno prima rifiutato di fermarsi al posto di blocco accelerando ma una vettura delle forze dell’ordine bloccava loro la strada. I polizotti hanno aperto il fuoco colpendo la macchina. A bordo, due uomini travestiti da donna. Uno di loro è stato ucciso sul colpo, l’altro invece è stato condotto all’ospedale. Nello scontro è rimasto ferito anche un agente della polizia.
Per ora, le ragioni del gesto sono sconosciute. Non si sa se si tratta di un gesto condotto dalla follia o piuttosto un assalto organizzato con l’intento di rivendicare un messaggio. Tuttavia, la portavoce dell’FBI (Federal Bureau Investigation), Amy J. Thoreson, ha dichiarato: “La scena è contenuta e non riteniamo che sia da ricondurre al terrorismo”. Esclusa la pista del terrorismo dunque, gli agenti sono ancora impegnati cercando di interrogare tutti i testimoni oculari.
La NSA (National Security Agency), è situata a una trentina di chilometri da Washington. Nella struttura lavorano 11 000 militari e 29 000 civili. L’agenzia è diventata il simbolo del cyber spionaggio dopo le rivelazioni della talpa del Datagate, Edward Snowden sull’ampiezza dei programmi di sorveglianza nel 2013.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
31 Marzo 2015
La NSA (National Security Agency), è situata a una trentina di chilometri da Washington. Nella struttura lavorano 11 000 militari e 29 000 civili. L’agenzia è diventata il simbolo del cyber spionaggio dopo le rivelazioni della talpa del Datagate, Edward Snowden sull’ampiezza dei programmi di sorveglianza nel 2013.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
31 Marzo 2015