Manhattan, esplosione e crollo di una palazzina: 19 feriti, 50 appartamenti coinvolti
NEW YORK — Sarebbe una fuga di gas, la ragione dell’esplosione e del crollo di una palazzina di cinque piani nell’East Village, a Manhattan, tra la Seconda Avenue e la Settima Strada, anche se le cause sono ancora da appurare.
Dopo il boato e i primi momenti, le fiamme si sarebbero propagate anche nel palazzo accanto; il collasso avrebbe coinvolto altri tre edifici, provocando crolli parziali e il coinvolgimento di circa cinquanta appartamenti. Si contano 19 feriti, di cui quattro in condizioni delicate e, come puntualizza il sindaco di New York Bill de Blasio, nessun disperso. Per ora, è l’allestimento della Croce Rossa in una scuola della zona, ad occuparsi dell’accoglienza degli sfollati.
Nei quattro edifici interessati in totale, si troverebbero uffici ed appartamenti, con negozi e ristoranti al piano terra, per questo l’intervento sul posto, nel tentativo di sedare il rogo, è stato necessariamente considerevole: più di 25 autobotti, 100 pompieri e altri 100 agenti circa, per bloccare le fiamme e limitarne i danni.
Sui social network, numerose e tempestive le testimonianze dell’accaduto, con video, foto e didascalie a documentare l’entità dei danni, il racconto di chi si trovava lì e l’altezza delle fiamme, visibili a centinaia di metri di distanza.
Il portavoce dei vigili del fuoco di New York, Francis X. Gribbon, propenderebbe per la tesi della fuga di gas, come dichiarato al New York Times e come confermato da una segnalazione al 911 prima del fatto, e da altri testimoni, ascoltati dal New York Post, dell’idea che, proprio i lavori alle condutture del gas di un sushi bar, potrebbero aver provocato l’esplosione e il crollo.
Appena un anno fa, un episodio simile, sempre originato da una fuga di gas, aveva provocato otto morti, circa 70 feriti e il cedimento di due edifici su Park Avenue, ad Harlem.
Michela Maggi
27 marzo 2015