Stati Uniti: Washington smentisce l’intenzione di negoziare con Assad
Includere sostenitori del regime di Assad nelle trattative di un eventuale processo di pace è una prerogativa mai condivisa dagli Stati Uniti. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano però ha dovuto far capire gli obiettivi “reali” del segretario di Stato Kerry che ha dichiarato di dover negoziare con Assad creando un po’ di confusione
WASHINGTON – Il capo della diplomazia americana, intervistato la notte scorsa sulle negoziazioni con il presidente siriano, ha dichiarato: “Alla fine dovremo negoziare”. Kerry voleva evocare “il regime”, ha assicurato Jennifer Psaki. Il dipartimento di Stato tentava di rassicurare un’opposizione siriana in collera e i responsabili europei evidentemente sorpresi da quello che è stato concepito immediatamente come un compromesso da parte di Washington.
Il chiarimento ufficiale ha dissipato per un po’ la molteplicità di interrogativi. Tuttavia, non è la prima volta che un cambiamento di analisi si verifica negli States. Il New York Times, sollevò questa ipotesi già lo scorso 19 gennaio.
Il quotidiano rivelò il sostegno a parte di Kerry alle iniziative politiche russe (alla vigilia di una riunione organizzata a Mosca) ma anche nei confronti dell’emissario delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura (per alcuni cessate il fuoco sul territorio).
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
17 Marzo