Mali: Il presidente touré annuncia “sto bene”

Amadou Touré, il presidente maliano vittima del colpo di Stato per mano della giunta il 22 marzo, a poche settimane dalle elezioni presidenziali del 29 aprile, ha annunciato mercoledì di trovarsi “a Bamako”. Una buona notizia dato che per ora non vi erano tracce di lui e la sua sorte sembrava essere avvolta dal mistero dopo il golpe. Ignota però la località in cui si trova attualmente.
Oltre ha riferire di trovarsi a Bamako infatti Touré non ha rilasciato indicazioni sulla sua attuale posizione. Senz’altro dato le circostanze, non starà di certo preparando una contro offensiva. Due candidati alle presidenziali, l’ex Primo ministro Modiiibo Sidibé e l’uomo d’affari Jamil Bittar , sono stati liberati martedì sera dalla giunta, che li deteneva in ostaggio con altre 12 personalità politicamente rilevanti. Isolato, condannato dalla comunità internazionale, messo sottopressione dalla Comunità economica degli Stati Africani dell’Ovest (Cedeao), e sotto la minaccia dei ribelli tuareg nel Nord, la giunta sembra essere costretta a negoziare un compromesso. I dirigenti della Cedeao riuniti martedì in un vertice ad Abidjan, incoraggiavano una transizione che sarebbe eventualmente condotta da Dioncunda Touré, presidente dell’assemblea nazionale dissolta dagli autori del colpo di Stato. Questo scenario è facilitato dal fatto che il presidente Amadou Toumani Touré non potrà ottenere un terzo mandato. Da martedì sera, una settimana dopo il colpo di Stato i suoi autori riuniti nel comitato nazionale per il recupero della democrazia hanno adottato” l’atto fondamentale” una costituzione di circa 70 articoli che sarà in vigore per questo periodo di transizione. Secondo un giornalista locale” il popolo maliano “afferma solennemente la sua determinazione di perpetuare uno Stato di diritto e democratico pluralista nel quale i diritti fondamentali dell’uomo siano garantiti”.
Manuel Giannantonio
29 marzo 2012