Triplice omicidio in Nord Carolina, si valuta movente religioso

NORD CAROLINA, USA- Nella notte di Martedì 10 Febbraio 2015, al campus di Chapel Hills dell’Università della Carolina del Nord negli Stati Uniti, tre studenti di Odontoiatria di ventitré, ventuno e diciannove anni, di fede musulmana, sono stati uccisi a colpi di pistola da un uomo identificato poi nella persona di Craig Stephen Hicks, quarantasei anni, residente in città e indicato come uomo disturbato mentalmente. Le vittime si chiamavano Deah Barakat, Yusor Abu-Salha e Razan Abu-Salah. Deah e Yusor si erano sposati circa un mese fa e Razan era la sorella minore della sposa.
Il triplice omicidio era stato attribuito a una controversia nata tempo prima riguardo ad un parcheggio, che secondo gli investigatori aveva trovato il suo epilogo nel terribile massacro. L’assassino aveva manifestato da tempo su Facebook il suo ateismo e anti-islamismo confermato da un post, poco prima del suo arresto, che ha gettato una nuova luce su questa vicenda: “La vostra religione ha iniziato tutto questo. Se invece avesse tenuto la bocca chiusa lo avrei fatto anche io”. Il Consiglio Musulmano Americano ha richiesto un’indagine da parte dell’Fbi per capire se ci sono davvero motivi religiosi dietro il movente. Susanne Barakat, sorella di una delle vittime e portavoce delle famiglie, si rifiuta di credere che tutto sia accaduto per un parcheggio auto e sostiene che si sarebbe trattato di un “hate crime”, cioè di un crimine nato dall’odio -in questo caso verso l’Islam e la religione musulmana-. Un’altra testimonianza in favore di questa ipotesi arriva da Mohammad Abu-Salha, padre delle ragazze uccise: “Quando mio genero abitava da solo in casa non c’erano mai stati problemi. Ma quando mia figlia si è trasferita da lui, e Hicks ha capito che erano musulmani dal velo che portava, sono cominciati i problemi”.
Nel frattempo la moglie dell’assassino, Karen Hicks, sostenuta dai legali, ha deciso di leggere un comunicato stampa di fronte alle telecamere che riportava le seguenti parole: “Posso affermare con assoluta certezza che questo incidente non ha nulla a che vedere con motivi religiosi”. Nel frattempo il killer è stato arrestato e dovrà rispondere dell’accusa di triplice omicidio di primo grado (premeditato). Da non dimenticare è che la Carolina del Nord è uno degli stati in cui vige ancora la pena di morte.
Riccardo Avignone
13 febbraio 2014