Siria: inferno ad Homs, in arrivo nuove sanzioni dall’Ue

Un responsabile della Croce Rossa ha affermato: “Abbiamo avuto il permesso ma ancora non abbiamo potuto muoverci dalle periferie … E siamo veramente molto preoccupati per la popolazione civile”.
Difatti da questa mattina la Croce Rossa Internazionale sta distribuendo aiuti nei dintorni di Bab Amro, il quartiere di Homs più colpito in queste ultime settimane dai soldati lealisti e dove sono morte già centinaia di persone.
Ma i bombardamenti quest’oggi non sono diretti solo a Homs ma anche su due località vicine, ovvero Qseir (a sud) e Rastane (a nord).
Così mentre anche Russia e Cina (alleati storici di Assad) hanno chiesto a esercito di Damasco e attivisti di porre fine alle violenze, continua la repressione del regime: oltre 50 morti nelle ultime 24 ore ad Homs, decine a Qseir e Rastane, mentre ad Aleppo un bambino di 10 anni è saltato in aria dopo aver raccolto un ordigno rimasto in strada.
In molte località del paese, come ad Aleppo, continuano le manifestazioni anti-Assad ma sono anche molti i cittadini che tentano di lasciare la Siria, Un responsabile dell’Unhcr, ovvero l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, ha affermato di aver già visto almeno duemila sfollati che si stanno dirigendo verso il confine libico o che l’hanno già attraversato nelle ultime ore e che questo è un numero destinato ad aumentare.
Intanto l’Unione Europea continua ad accusare il regime di Assad e promette di che prima o poi riuscirà a portare i responsabili delle atrocità che si stanno commettendo in Siria contro la popolazione civile davanti alla giustizia internazionale. Il poi implica l’aumento di morti in Siria mentre il prima è contornato da un sottile equilibrio internazionale che se perso potrebbe far precipitare la situazione in maniera ancora più rovinosa.
Nuove sanzioni (si tratta del 13esimo pacchetto) sono previste per la Siria mentre il presidente Ue Herman van Rompuy ha affermato: “”Un giorno o l’altro i responsabili dovranno pagare, dovranno rendere conto delle loro azioni davanti ad una Corte. Noi siamo pietrificati dalle violenze commesse in Siria”.
Van Rompuy ha accusato Russia e Cina per ciò che sta accadendo in quanto hanno più volte posto il veto ad una risoluzione ed anche il premier britannico David Cameron ha affermato rivolgendosi ai due paesi: “Guardate le sofferenze della Siria e ripensate il vostro appoggio a questo regime criminale”.
Il presidente francese Sarkozy che stasera accoglierà i due giornalisti feriti di rientro dalla Siria, ha annunciato la chiusura dell’ambasciata di Francia, ricordiamo che questa mattina sono invece arrivati a Parigi i corpi dei due giornalisti morti a Homs la scorsa settimana nel corso di un bombardamento. ‘”Quello che succede in Siria –afferma Sarkozy- e’ uno scandalo: e’ inaccettabile che Homs rischi di essere cancellata dalle carte geografiche. Ma non ci saranno azioni finché le Nazioni Unite non avranno stabilito le condizioni giuridiche”.
Enrico Ferdinandi
5 marzo 2012