Amburgo, attacco incendiario al quotidiano «MOPO» che aveva ristampato le vignette di «Charlie Hebdo»

AMBURGO — Quando un giornale pubblica le vignette di «Charlie Hebdo» e la sua sede viene poi attaccata con lanci di pietre e di un ordigno incendiario attraverso la finestra, rimane il dubbio che i due fatti siano collegati. Saranno le indagini in corso ad accertare se ci sia un legame tra i due fatti, certamente però la preoccupazione di nuovi attentati è alta. L’intelligence statunitense ha intercettato delle comunicazioni nelle quali i capi dello Stato Islamico parlavano di nuovi attacchi, con la strage di «Charlie Hebdo» ad essere solo l’inizio di una serie di azioni terroristiche in Europa.
Il quotidiano di Amburgo «Hamburger Morgenpost», conosciuto come «MOPO», nei giorni scorsi aveva ristampato alcune vignette contro il Profeta Maometto apparse sul settimanale satirico francese colpito da un attacco terroristico mercoledì 7 gennaio. È lo stesso giornale tedesco con la sua edizione online a riportare la notizia del rogo divampato verso l’1:20 di domenica 11 gennaio; un principio di incendio subito domato, con due locali danneggiati al piano terra e nessun ferito.
Due persone sono già in stato di fermo per l’accaduto ed è stata aperta un’inchiesta per stabilire cause ed eventuali implicazioni, ma il portavoce della Polizia dichiara che «è troppo presto» per stabilire se l’attacco incendiario sia correlato alla pubblicazione delle vignette, rimanendo sicuramente un punto chiave sul quale lavorare e che l’indagine dovrà accertare.
Un episodio questo che ha fatto innalzare la tensione anche ad Amburgo.
Paola Mattavelli
11 gennaio 2015