USA: editorialisti schierati contro il grand jury per l’assoluzione dell’assassino di Eric Garner
Centinaia di New Yorchesi sono scesi in strada mercoledì 3 dicembre, per protestare contro la decisione di un grand jury, di non condannare un poliziotto responsabile della morte di Eric Garner. L’uomo era sospettato di vendere illegalmente delle sigarette.
New York City – “La sproporzione tra la sorte di M.Garner, sul Marcia piede di Staten Island, a luglio, e la sua presunta infrazione – vendere delle sigarette – è grottesca e scandalosa”, scrive senza giri di parole l’autorevole The New York Times, nel suo editoriale.
Ciò che gli editorialisti analizzano, è che contrariamente al caso simile di Ferguson nello Stato del Missouri, dove Michael Brown, 18 anni, è morto a causa delle ferite da arma da fuoco riportate in seguito allo scontro con un poliziotto, l’arresto di Eric Garner è stato filmato. Una prova dello svolgimento degli eventi che in molti hanno potuto vedere in rete. Diversi uomini contro quest’uomo solo, robusto, che urla di non riuscire a respirare.
“Questa volta ci sono milioni di testimoni oculari. Serve un numero minimo? Dov’è l’uguaglianza di tutti davanti alla legge?”, insorge Eugene Robinson, editorialista del Washington Post.
Dello stesso scetticismo è l’editoriale del New York Daily News:
“In larga misura, la prova contro il poliziotto Daniel Pantaleo è stata esaminata dal pubblico sotto forma di un video pubblicato in internet. L’immagine di Pantaleo che lotta contro Garner steso al suolo, il suo braccio intorno al suo collo, sono terrificanti”.
Paradossalmente il New York Times coglie un segno di speranza in questo video:
“Se un passante non aveva con sé, uno smartphone, filmato la scena, l’unica versione del polizotto sarebbe stata vera”. Tuttavia specifica che: “Nonostante la morte di M.Garner sia stata ufficialmente definita come omicidio, non potremmo percepire la confidenzialità delle delibere del grand jury di comprendere perché hanno deciso di non ritenere il gesto criminale”.
Il quotidiano della grande mela reclama la destituzione del poliziotto: “Ha utilizzato una tecnica vietata per brutalizzare un cittadino che non agiva in maniera violenta, che non presentava nessun rischio di fuga, non brandiva nessuna arma e che era del tutto isolato”. L’editoriale affonda il colpo suggerendo una necessaria riforma dell’istituzione.
La une du @nypost #EricGarner pic.twitter.com/gV05EH5S28
— Breaking 3.0 (@Breaking3zero) 4 Dicembre 2014
Il Daily News ricorda che “le immobilizzazioni per strangolamento sono vietate da tempo nel corpo di polizia di New York”. Il quotidiano inoltre denuncia l’errore giudiziario, illustrando il proprio editoriale con una caricatura che rappresenta la giustizia a terra che pronuncia le stesse parole di Eric Garner.
Eugene Robinson, del Washington Post rileva l’eccessiva negligenza nella concessione di gesti estremi ai poliziotti che secondo lui possono fare ciò che vogliono al fine di garantire la sicurezza per le strade.
Il New York Post non è certo rimasto indifferente all’ondata di proteste mediatiche e ha deciso di pubblicare un articolo firmato dall’ex capo editorialista, oggi indipendente, che riassume: “Eric è stato vittima di se stesso per aver deciso di resistere”.