Ebola: quasi 5 700 i morti secondo l’OMS. Migliorano le condizioni del “paziente 0” italiano
L’epidemia del virus Ebola ha provocato la morte di 5 689 persone su un totale di 15 935 casi recensiti dallo scorso marzo, secondo un nuovo bilancio redatto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Sierra Leone – l’OMS ha citato i tre paesi dell’Africa dell’Ovest infetti, dove il numero di casi registrati è il più elevato. Ne sanno qualcosa paesi come la Guinea e la Sierra Leone dove 600 casi sono già stati recensiti in una sola settimana. “La propagazione della malattia è più rapida in Sierra Leone, dove la capitale Free Town resta il settore maggiormente colpito”, ha precisato l’agenzia in un comunicato.
Nello svolgere la ricerca, l’OMS inoltre qualifica come incompleta la risposta sanitaria all’epidemia, sapendo che in Liberia e in Sierra Leone meno di 70 pazienti sono in isolamento. In totale 8 paesi sono colpiti dalla malattia con gravi casi, pur se limitati, in Nigeria, nel Mali e in Senegal, ma anche fuori dal continente nero come in Spagna e negli Stati Uniti.
Il bilancio dei decessi tra i membri del personale della sanità si è ancora aggravato, con 340 morti su un totale di 592 contaminazioni. Mercoledì l’ONU, ha indicato che la comunità internazionale ha mobilitato fino ad oggi 1,36 miliardi di dollari per rispondere all’epidemia nell’Africa dell’Ovest. Il virus può essere trasmesso tramite contatto diretto con il sangue, liquidi biologici o sudore. Lascia poche opportunità di salvezza, è molto letale. Sono 47 le persone sopravvissute per ora.
Nel frattempo, migliorano le condizioni del medico italiano di Emergency arrivato allo Spallanzani. “sono migliorate e riferisce di sentirsi meglio. La temperatura corporea è attualmente inferiore ai 38 gradi e al momento i parametri vitali sono nella norma. Il paziente è vigile e collaborante”, queste le parole dell’ultimo bollettino medico. Secondo i medici il paziente: “deambula autonomamente nella stanza e interagisce positivamente con il personale sanitario. Sono migliorati i parametri ematologici (globuli bianchi e piastrine) ed i parametri della funzionalità epatica e renale sono normali”. Non si è presentato, “nessun nuovo sintomo caratteristico della malattia, nè manifestazioni emorragiche”. Ottimista anche il coordinatore della Task Force dell’ospedale: “Il paziente reagisce positivamente ma siamo ancora in una fase che dobbiamo valutare e il paziente è ancora in prognosi riservata, prognosi che dobbiamo sciogliere nei prossimi giorni”.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
28 Novembre 2014