Stati Uniti: nuova fase nella lotta contro l’ISIS
Washington – Barack Obama ha annunciato un raddoppiamento degli istruttori americani impiegati in Iraq: una nuova fase nella guerra contro lo Stato Islamico della Siria e del Levante. Per l’autorevole The New York Times, questa decisione illustra i limiti dei raid aerei.
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio di 1 500 consiglieri militari supplementari in Iraq. Questa decisione testimonia inevitabilmente “l’inizio di una nuova fase” nella lotta contro il terrorismo internazionale e contro l’organizzazione terroristica irachena. Quello che Obama ha dichiarato di voler fare, è proprio di passare all’azione invece di mantenersi sulla difensiva cercando di limitare l’avanzata dell’ISIS.
Nell’edizione odierna, il The New York Times evidenzia i limiti della campagna, caratterizzata dai raid aerei, condotta fino ad oggi. In ragione dell’insufficienza di informazioni sullo Stato Islamico, della mancanza di base militari nelle vicinanze dei luoghi dell’operazione, il numero di colpi è limitato. Tuttavia, un convoglio di veicoli è riuscito a colpire il temutissimo capo dell’organizzazione, Abu Bakr Al-Bagdadi, secondo un annuncio del governo iracheno è stato ferito, una notizia non confermata però da Washington.
La decisione del Presidente Obama di raddoppiare gli istruttori e i consiglieri in Iraq e di chiedere al Congresso (in mano ai repubblicani dopo la vittoria alle elezioni di MidTerm, ndr), più di 5 miliardi di dollari per finanziare operazioni militari contro l’ISIS, è percepita come una chiara ammissione dei problemi causati da una guerra americana limitata, stima il quotidiano della grande mela.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
10 Novembre 2014