Egitto: il Qatar promette un miliardo di aiuto per Gaza
Il Qatar promette un miliardo di dollari per ricostruire Gaza mentre gli Stati Uniti offrono 212 milioni durante la conferenza dei donatori tenutasi al Cairo.
Nel panorama internazionale spunta una buona notizia per la Striscia di Gaza. Dal Cairo, infatti, alla conferenza dei donatori, il Qatar ha promesso di stanziare un miliardo di dollari e gli Stati Uniti 212 milioni per la ricostruzione della città. La Germania si è detta pronta a dare 63 milioni di dollari e i britannici invece hanno apertamente parlato della possibilità di offrire 32 milioni.
Il contributo del Qatar è sicuramente l’annuncio più importante della conferenza che ha riunito oltre 50 paesi e organizzazoni internazionali per Gaza, dove sono morte lo scorso agosto 2100 persone, per la maggioranza ciivili, durante un’operazione israeliana che ha distrutto 18 000 palazzi in sette settimane. I Palestinesi hanno stimato il costo della ricostruzione a 4 miliardi di dollari distribuiti in tre anni.
Lo Stato ebraico non è stato invitato alla conferenza. Pertanto, “Gaza non può essere ricostruita senza la cooperazione e la partecipazione di Israele”, ha stimato il ministro israeliano Avidgor Lieberman attraverso un’intervista concessa a un sito specializzato.
Il segretario di Stato Americano John Kerry, ha approffitato della situazione per lanciare un nuovo appello al dialogo tra le parti. “Gli abitanti di Gaza hanno bisogno del nostro aiuto, e non domani o la settimana prossima, ma ora”.
Il Presidente egiziano Abdel Fattah al Sissi che ha aperto la conferenza esortando Israele a nuovi sforzi di pace basati sul piano per l’Arabia Saudita nel 2002 e rifiutato dallo Stato ebraico. Questo progetto presentato durante il summit della Lega araba del 2002 a Beirut, prevede la piena riconoscenza di Israele “A condizione che restituisca tutte le terre occupate dalla guerra dei sei giorni del 1967 e che accetti una giusta soluzione” per i rifugiati palestinesi.
Data la delicata situazione di questo contesto internazionale, in molti attendono che il virus Ebola possa riunire Palestinesi e Israeliani. In effetti, è previsto un incontro tra le due parti per trovare soluzioni finalizzate ad evitare la propagazione del virus. Un contesto che potrebbe offrire alcune soluzioni di storica importanza.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
13 Ottobre 2014