L’Iran aveva negli scorsi giorni minacciato di sbarrare il traffico petrolifero nello stretto di Hormuz. Alla minaccia gli Usa avevano già risposto affermando di esser pronti ad usare la forza, Teheran ha subito replicato affermando, tramite il comandante della Marina Mahmud Mussavi che: “La marina iraniana effettuerà test su diversi tipi di missili, compresi quelli a lungo raggio, nel Golfo Persico” ma che per ora non chiuderà il passaggio.
Sia in Siria che in Iran la situazione si fa sempre più delicata e critica, più di una volta si è parlato di guerra ed oggi il generale cinese Zhang Zhaozhong, della National Defense University ha affermato: “La Cina non esiterà a proteggere l’Iran, anche a costo della terza guerra mondiale”.
Una dichiarazione da prendere come spunto per riflettere su quanto sta succedendo in Medioriente.
Anche il ministro degli esteri cinese, Hong Lei, ha confermato quanto detto da Zhaozhong: “La Cina ha preso atto delle dure reazioni da parte dei paesi più interessati a questo evento, ed è preoccupata per l’evolversi della situazione”.
Preoccupazione che dovrebbe interessare tutti noi. Ricordiamo che l’Iran da mesi è sotto “inchiesta” per via dei suoi studi sul nucleare che potrebbero portare quanto prima alla bomba atomica, l’Onu ha già chiesto più volte al governo di render noto il suo piano nucleare, ma senza esiti postivi. Un ultimatum è fissato per marzo 2012.
di Enrico Ferdinandi
30 dicembre 2011