Corea del Nord e Cina verso l’isolamento internazionale

Gli analisti e alcuni diplomatici concordano sul fatto che anche se sembra che la Corea del Nord stia affrontando senza complicazioni la delicata fase di transizione di potere dopo la morte del leader Kim Jong-il, il rischio collasso è sempre più imminente e le potenze regionali devono discutere la problematica situazione con la Cina. La Cina infatti rifiuta la possibilità che la Corea del Nord ( alleato storico) si sottrae allo loro influenza.
La capitale cinese ha infatti respinto qualsiasi tentativo di apertura da parte della Corea del Sud, degli USA e del Giappone contribuendo in questa maniera a rafforzare il già consolidato isolamento. Yoshihiko Noda si è recato a Pechino la settimana scorsa ma con scarsi risultati, dalla Cina per il momento non aprono nemmeno il dialogo su questo tema. Nonostante le molte discussioni intraprese tra la diplomazia internazionale non ci sono ancora punti di incontro sul tema con la Cina. Se la situazione è certamente delicata, il boicottaggio del minuto di silenzio per la commemorazione di Kim Jong Il avvenuto nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sembra essere benzina sul fuoco. Difficile infatti, non immaginarsi contraccolpi per un evento del genere. Alcuni diplomatici internazionali hanno giudicato questo silenzio commemorativo inappropriato. La notizia avrà sicuramente ripercussioni in Corea in cui sono ancora in programma i giorni di lutto nazionale e le celebrazioni del caro leader continuano senza sosta. Un paese che è ancora unito nel dolore e che secondo l’agenzia di stampa nazionale sono stati notati fenomeni strani nel paese come se anche la natura stesse piangendo la scomparsa del caro leader. I media nazionali infatti continuano a mostrare immagini che ricordano Kim Jong Il e chiede di unificarsi al cospetto del figlio successore. Intanto trapelano notizie da fonti riconducibili ai servizi segreti che la morte di Kim Jong Il non sia avvenuta in maniera naturale o quanto meno non per caso. La situazione rimane molto incerta , solo con l’inizio degli incarichi ufficiali di Kim Jong Un si avranno effettivamente sviluppi consistenti. Gli analisti ed esperti hanno stimato che è necessario almeno un anno per poter soddisfare la sua difficile posizione e godere degli appoggi fondamentali per guidare senza il timore di rovesciamenti e conseguente disfacimento dell’ordine politico del regime Coreano.
di Manuel Giannantonio
23 dicembre 2011