Datagate: Snowden rivela che il governo Americano vuole ucciderlo

In un’intervista concessa e diffusa questa domenica su un canale televisivo Tedesco, l’ex consulente della NSA (National Security Agency), si è detto convinto che il governo americano stia cercando di avvelenarlo o di sparargli un proiettile in testa.
“Queste persone sono dei funzionari del governo, e hanno ammesso che gli piacerebbe piantarmi un proiettile in testa o avvelenarmi all’uscita di un supermercato, per vedermi morire sotto la doccia”, ha dichiarato la talpa del Datagate, Edward Snowden. Queste parole sono frutto di un’intervista che il ragazzo ha concesso al canale pubblico tedesco ARD. L’intervista della durata di trenta minuti circa sarà diffusa verso le 22h questa sera.
Per provare la validità dei suoi timori e delle proprie paure, Snowden si appoggia all’articolo diffuso dal sito d’informazioni popolare “BuzzFeed”, intitolato “Delle spie americane vogliono la morte di Edward Snowden”. L’articolo cita un responsabile del Pentagono anonimo che ha affermato: “Mi piacerebbe piantargli una pallottola in testa”. “In un mondo in cui non ci sono restrizioni per uccidere un Americano, andrò da solo e lo ucciderò”, ha aggiunto un analista della NSA.
Questo martedì, l’avvocato russo di Snowden Anatoli Koutcherena, aveva spiegato alla televisione russa che l’ex consulente della NSA temeva per la sua vita e che è protetto dalle guardie del corpo. L’intervista è stata realizzata da un giornalista di NDR, un canale regionale appartenente all’ARD, il quale ha collaborato moltissimo sui documenti segreti consegnati da Snowden ai giornalisti. È stato questa settimana a Mosca e nella maniera più riservata possibile, ha realizzato la prima intervista filmata dell’ex consulente della NSA da quando ha lasciato Hong Kong nel giugno del 2013 per rifugiarsi nella capitale russa, dove vive attualmente grazie all’asilo politico concessogli dal Presidente Putin.
Edward Snowden è accusato dagli Stati Uniti di spionaggio e di furto di documenti appartenenti allo Stato, dopo aver fatto delle rivelazioni sulla sorveglianza elettronica condotta dalle autorità americane. Delle rivelazioni sullo spionaggio di un cellulare della cancelliera Angela Merkel da parte dei servizi Americani hanno suscitato delle tensioni diplomatiche tra Berlino e Washington.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
26 gennaio 2014